Per la Carbon si mobilitano anche le associazioni cittadine
Ascoli Piceno | Le Associazioni: Siamo disponibili a partecipare ad un organico progetto per la salvaguardia dei posti di lavoro e il recupero finale dellarea in tempi
Presso la sede della SGS Carbon si è svolto questa sera un proficuo confronto tra i rappresentanti delle organizzazioni sindacali aziendali e quelli di Confcommercio (rappresentata da Giorgio Fiori e Lucio Sestili) di Confesercenti (rappresentata da Elio Anastasi) di Uapi-Confartigianato (rappresentata da Roberto Taburi) e della CNA.
A Lucio Sestili che ha ricordato come il caso Carbon non è stato mai affrontato in tanti anni in maniera compiuta pur prevedendosi da altrettanti anni le conclusioni di questi giorni, ha fatto eco Giorgio Fiori che ha sottolineato come il settore commerciale viva sulla propria pelle più di ogni altro la crisi occupazionale che da ormai troppi mesi sta interessando il territorio sud della provincia picena.
Anastasi si è soffermato sulla utilità di far considerare larea ad alto rischio ambientale ed i rappresentanti delle organizzazioni artigiane hanno invece evidenziato come ci siano ancora proprio nellartigianato settori di particolare vivacità in grado di garantire occupazione.
Comunque i rappresentanti delle Associazioni cittadine non si sono limitati ad esternare la loro solidarietà ai 107 lavoratori con il posto di lavoro a rischio, ma sono andati ben oltre riconfermando tutta la loro più ampia disponibilità ad essere compartecipi con le RSU aziendali di un progetto più organico che vada oltre la salvaguardia dei posti di lavoro e con lobiettivo finale di addivenire al recupero dellarea in tempi brevi in modo tale che la riconversione della stessa possa portare concreti benefici non a pochi ma allintera città.
Prima di lasciarsi i referenti delle Associazioni cittadine hanno garantito la loro partecipazione alla assemblea pubblica che gli stessi rappresentanti sindacali andranno a breve ad organizzare, proprio allinterno dellazienda chiamando tutte le rappresentanze della società civile territoriale ma anche i semplici cittadini per ricreare soprattutto in questi ultimi un momento di attenzione verso i lavoratori di una industria che comunque nel bene e nel male ha contribuito a fare la storia della città di Ascoli.
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04/10/2005
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Betto Liberati