La Provincia a Trenitalia: no alla chiusura della tratta Ascoli Porto DAscoli
Ascoli Piceno | L'Amministrazione Provinciale, in sinergia con la Regione Marche ed altri enti ed istituzioni, sosterrà una battaglia dura per contrastare con forza e scongiurare questa scellerata eventualità.
Dal quadro allarmante di una Finanziaria dissennata ed irresponsabile che in maniera assolutamente ingiustificata rischia di calare la scure dei tagli su servizi essenziali per i cittadini, le imprese ed il territorio, sembra emergere anche la riduzione per oltre 25 miliardi di euro di fondi destinati a FS spa.
Conseguentemente Trenitalia spa ha predisposto un piano che prevede la chiusura del triennio 2006-2008 in diverse regioni d’Italia di 47 linee ferroviarie, tra cui la tratta ferroviaria Ascoli -Porto d’Ascoli.
Questa ipotesi suscita amarezza, preoccupazione, indignazione ed è anche umiliante per l’Amministrazione Provinciale che ha fatto, fin dal suo insediamento del rilancio e del potenziamento del trasporto pubblico su gomma e ferrovia un punto qualificante del proprio mandato con incentivi ed azioni concrete e che si sta impegnando per inserire nell’accordo quadro Stato-Regione 12 milioni si euro di finanziamento per l’elettrificazione della tratta Ascoli –Porto Sant’Elpidio, palese controsenso!
Un paventato taglio che, oltretutto, è in contrasto con la stessa politica dell’Unione Europea che auspica e promuove il contenimento dei costi energetici. L’Amministrazione Provinciale, in sinergia con la Regione Marche ed altri enti ed istituzioni, sosterrà una battaglia dura per contrastare con forza e scongiurare questa scellerata eventualità, nell’interesse sacrosanto di un territorio con molte problematiche e che certo non bisogno di altri tagli ma, al contrario, di oculate politiche di investimento e di rilancio.
In questo prospettiva, insieme alla Regione Marche , la Provincia proseguirà con Trenitalia un confronto forte e serrato su tutte le problematiche aperte . L’ Amministrazione Provinciale è inoltre insoddisfatta del nuovo orario ferroviario che non copre le esigenze di mobilità e di sviluppo del territorio. Se poi si profilasse anche l’eventuale soppressione della tratta ferroviaria Ascoli –Porto d’Ascoli, sarebbe un ulteriore fatto devastante causato da una Finanziaria che taglia pesantemente il sociale, l’istruzione, l’edilizia scolastica e sulle cui drammatiche conseguenze per gli enti locali, la Provincia ha dedicato un apposito consiglio provinciale aperto.
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31/10/2005
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Betto Liberati