Replica dellAssociazione Operatori Turistici
Grottammare | Commento in merito al recente incontro sul turismo del Comune di Grottammare.
Ing. Umberto Scartozzi*
In qualità di presidente della AOT Grottammare, dopo aver letto quanto dichiarato dal Sindaco Merli in merito al recente incontro sul turismo, sento il dovere di fare qualche commento.
Innanzitutto ci dispiace dover far presente come la nostra associazione, che da anni promuove Grottammare in Italia e all’estero, non sia stata invitata alla riunione in Comune.
Per la cronaca va anche detto che tempo fa avevamo richiesto un incontro sia all’Assessore al turismo che al Sindaco per sviluppare insieme un piano specifico di iniziative promozionali. Il Comune non solo non ha risposto alla ns raccomandata, ma neppure invita il nostro direttivo alla riunione: quanto accaduto ci costringe ad esporre i fatti pubblicamente.
Quale altra associazione turistica invia una lettera di convocazione e non riceve alcuna risposta dall’Amministrazione comunale? Nella ns lettera si offriva disponibilità a collaborare in quanto già lo scorso anno noi operatori avvertivamo possibili segnali di crisi. Crisi da cui neppure Grottammare è stata immune questa estate.
Il Comune afferma che il flusso turistico di Grottammare non è calato quest’estate. Ma non è così! Si vada a chiedere ai concessionari di spiaggia, ai negozianti, ed agli stessi albergatori se l’estate 2005 è stata come quella precedente. Sia chiaro, nessun allarmismo ma ci sono segnali che dovrebbero far riflettere.
Bisogna rendersi conto che è cambiato il modo di fare vacanza dei turisti che spendono meno e fanno soggiorni più brevi rispetto a prima. Il che significa, in poche parole, che se vogliamo che le presenze turistiche siano quelle degli anni passati, bisogna che vengano a Grottammare più turisti di prima. E i turisti bisogna andare a cercarli, prima di “coccolarli”. E’ necessario pensare ad un piano di iniziative promozionali, che deve essere pensato e studiato subito, sin da ora, insieme agli operatori della ricettività.
Sono almeno 2 anni che chiediamo collaborazione in tal senso. Il Comune sembra ignorare che esiste un’associazione turistica, che ha un bilancio sano e che è fatta di gente che lavora a Grottammare. Gente che vuole bene al proprio paese, che con passione e sacrificio, porta il nome di Grottammare fuori dalle proprie mura, con beneficio di tutti, perché il turismo muove l’economia del nostro paese.
Per anni è mancata a Grottammare un associazione turistica ed ora che c’è, per assurdo, riceviamo molta più considerazione dalla Regione Marche, che spesso si complimenta con noi, che dal Comune. Ma i nostri sforzi non possono essere ancora così incisivi se non sostenuti da chi dovrebbe avere ancora più a cuore il futuro turistico di Grottammare.
Il Comune ogni anno si limita a dire che la promozione è affidata al Consorzio turistico di San Benedetto. Ma ciò non basta: il Consorzio, nonostante la personale stima per il suo Presidente, non può dare la visibilità che merita Grottammare, in quanto è un ente territoriale che raccoglie nel suo insieme più Comuni; oltretutto ha avuto grossi problemi di bilancio negli ultimi anni che hanno frenato molto la sua attività.
Il Comune deve capire che per prima cosa bisogna organizzare la promozione del proprio paese, poi pensare al comprensorio a cui appartiene, soprattutto ora, che stiamo vivendo una forte crisi economica. Non a caso ci sono Comuni, a noi molto vicini, che già si stanno muovendo su questa linea, con significativi risultati in termine di ritorno d’immagine. Anche questo dovrebbe essere motivo di riflessione.
Il Comune dirà: ma il bilancio comunale non ci permette di spendere per la promozione. Allora chiedo come può il Comune permettersi di partecipare autonomamente per 2 anni di fila alla Fiera adriatica di Pesaro (l’ultima delle fiere per il contatto con il pubblico) quando ci sono fiere nazionali ben più importanti a cui partecipare, come ben noto fra tutti gli operatori di settore!
Una considerazione: quale altro Comune a vocazione turistica come il nostro elargisce un contributo di appena 1.500 Euro (ridotto negli ultimi 2 anni!) ad una associazione turistica come la nostra, che è unica nel suo territorio, che ogni anno produce e distribuisce un catalogo con le offerte aggiornate e molto apprezzato tra gli addetti, che gestisce un sito internet (www.grottammare.it) che ha più di 60.000 visitatori annui?
Infine una domanda aperta: è giusto che nel nostro comune gli operatori di settore debbano essere sempre lasciati da soli nella promozione delle proprie strutture?
*Presidente Associazione Operatori Turistici Grottammare
e-mail: info@grottammare.it
www.grottammare.it
In qualità di presidente della AOT Grottammare, dopo aver letto quanto dichiarato dal Sindaco Merli in merito al recente incontro sul turismo, sento il dovere di fare qualche commento.
Innanzitutto ci dispiace dover far presente come la nostra associazione, che da anni promuove Grottammare in Italia e all’estero, non sia stata invitata alla riunione in Comune.
Per la cronaca va anche detto che tempo fa avevamo richiesto un incontro sia all’Assessore al turismo che al Sindaco per sviluppare insieme un piano specifico di iniziative promozionali. Il Comune non solo non ha risposto alla ns raccomandata, ma neppure invita il nostro direttivo alla riunione: quanto accaduto ci costringe ad esporre i fatti pubblicamente.
Quale altra associazione turistica invia una lettera di convocazione e non riceve alcuna risposta dall’Amministrazione comunale? Nella ns lettera si offriva disponibilità a collaborare in quanto già lo scorso anno noi operatori avvertivamo possibili segnali di crisi. Crisi da cui neppure Grottammare è stata immune questa estate.
Il Comune afferma che il flusso turistico di Grottammare non è calato quest’estate. Ma non è così! Si vada a chiedere ai concessionari di spiaggia, ai negozianti, ed agli stessi albergatori se l’estate 2005 è stata come quella precedente. Sia chiaro, nessun allarmismo ma ci sono segnali che dovrebbero far riflettere.
Bisogna rendersi conto che è cambiato il modo di fare vacanza dei turisti che spendono meno e fanno soggiorni più brevi rispetto a prima. Il che significa, in poche parole, che se vogliamo che le presenze turistiche siano quelle degli anni passati, bisogna che vengano a Grottammare più turisti di prima. E i turisti bisogna andare a cercarli, prima di “coccolarli”. E’ necessario pensare ad un piano di iniziative promozionali, che deve essere pensato e studiato subito, sin da ora, insieme agli operatori della ricettività.
Sono almeno 2 anni che chiediamo collaborazione in tal senso. Il Comune sembra ignorare che esiste un’associazione turistica, che ha un bilancio sano e che è fatta di gente che lavora a Grottammare. Gente che vuole bene al proprio paese, che con passione e sacrificio, porta il nome di Grottammare fuori dalle proprie mura, con beneficio di tutti, perché il turismo muove l’economia del nostro paese.
Per anni è mancata a Grottammare un associazione turistica ed ora che c’è, per assurdo, riceviamo molta più considerazione dalla Regione Marche, che spesso si complimenta con noi, che dal Comune. Ma i nostri sforzi non possono essere ancora così incisivi se non sostenuti da chi dovrebbe avere ancora più a cuore il futuro turistico di Grottammare.
Il Comune ogni anno si limita a dire che la promozione è affidata al Consorzio turistico di San Benedetto. Ma ciò non basta: il Consorzio, nonostante la personale stima per il suo Presidente, non può dare la visibilità che merita Grottammare, in quanto è un ente territoriale che raccoglie nel suo insieme più Comuni; oltretutto ha avuto grossi problemi di bilancio negli ultimi anni che hanno frenato molto la sua attività.
Il Comune deve capire che per prima cosa bisogna organizzare la promozione del proprio paese, poi pensare al comprensorio a cui appartiene, soprattutto ora, che stiamo vivendo una forte crisi economica. Non a caso ci sono Comuni, a noi molto vicini, che già si stanno muovendo su questa linea, con significativi risultati in termine di ritorno d’immagine. Anche questo dovrebbe essere motivo di riflessione.
Il Comune dirà: ma il bilancio comunale non ci permette di spendere per la promozione. Allora chiedo come può il Comune permettersi di partecipare autonomamente per 2 anni di fila alla Fiera adriatica di Pesaro (l’ultima delle fiere per il contatto con il pubblico) quando ci sono fiere nazionali ben più importanti a cui partecipare, come ben noto fra tutti gli operatori di settore!
Una considerazione: quale altro Comune a vocazione turistica come il nostro elargisce un contributo di appena 1.500 Euro (ridotto negli ultimi 2 anni!) ad una associazione turistica come la nostra, che è unica nel suo territorio, che ogni anno produce e distribuisce un catalogo con le offerte aggiornate e molto apprezzato tra gli addetti, che gestisce un sito internet (www.grottammare.it) che ha più di 60.000 visitatori annui?
Infine una domanda aperta: è giusto che nel nostro comune gli operatori di settore debbano essere sempre lasciati da soli nella promozione delle proprie strutture?
*Presidente Associazione Operatori Turistici Grottammare
e-mail: info@grottammare.it
www.grottammare.it
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31/10/2005
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