Per uno che è sempre stato considerato un talento, fin da quando tirava i primi calci nel cortile di casa, si aspettava da tempo una piccola consacrazione.

Michele Malloni, fermano di Campiglione, sta avendo la sua occasione e, c’è da giurarci, si giocherà le proprie carte fino in fondo.

A credere nelle potenzialità del giovane classe ’83 non è stata una società marchigiana, bensì il Rieti, compagine iscritta al campionato di serie C2 girone C.

Ventidue anni compiuti lo scorso luglio, un passato nella squadra locale del Campiglione, nella Sangiustese in serie D, infine due stagioni nel Porto Sant’Elpidio in Eccellenza, dove tra l’altro ha collezionato anche varie realizzazioni, Malloni sta assaporando il calcio che conta con estremo entusiasmo.

A metà luglio l’interessamento della società laziale, poi il ritiro di tre settimane a Chianciano, infine il tesseramento: “Qui a Rieti mi sono subito trovato bene, superando in poco tempo le prime difficoltà di ambientamento e di convivenza con i compagni. Il salto di categoria è stato senza dubbio consistente, ma ciò ha sin da subito rappresentato per me un ulteriore stimolo a far bene, così come il fatto che il gruppo sia composto per lo più da giovani come me. I miei obiettivi? Dare sempre il massimo, sfruttare al meglio questa mia permanenza. Credo fermamente in quello che sto facendo, so bene che certi treni non passano spesso nella vita. Ho un anno di prestito qui, devo dimostrare che valgo la categoria”. Il fantasista fermano, impiegato come punta esterna, ha finora collezionato cinque presenze, di cui una da titolare, ma c’è da dire che, in mancanza del transfer, ha dovuto saltare le prime due gare della stagione. Nessuna rete finora all’attivo: “In Coppa Italia contro il San Marino ci sono andato molto vicino. Peccato”.

Tranquillo Michele, l’appuntamento è solo rimandato.