ASCOLI (4-4-2) - Coppola, Comotto, Cudini (22’ Adani), Paci, Del Grosso, Fini (84’ Tosto), Guana, Cristiano,Parola, Zanini (77’ Foggia), Bjelanovic. All. Giampaolo – Silva. A disp. Boccolini, Carbone, Del Grosso, Cordova, Ferrante, Cariello.

 

UDINESE (3-5-2) - De Sanctis, Bertotto, Sensini, Felipe, Zenoni (69’ Di Natale), Vidigal, Pinzi (78’ Mauri), Muntari, Candela, Iaquinta (83’ Rossini), Di Michele. All. Cosmi. A disp. Paoletti, Juarez, Motta, Mauri, Di Natale, Zapata, Rossini.

 

ARBITRO – De Marco di Chiavari

 

RETI: 18’ Fini (As); 88’ Vidigal (Ud).

 

NOTE Ammoniti: Parola. Spettatori: 200 c.a.

 

Minuti finali ancora decisivi per le sorti dei bianconeri marchigiani. Se a Messina era andata bene con la rete di Comotto nei minuti di recupero, stavolta è l’Ascoli a subire la rimonta con il gol dell’ex livornese Vidigal a pochi minuti dal fischio finale.

Al Del Conero di Ancona, in uno stadio desolatamente vuoto, a causa della squalifica del giudice sportivo, è Fini a ergersi subito a protagonista del match. Sua la prima occasione al 5’ con un potente destro dalla distanza che De Sanctis non trattiene: l’intervento di Parola sulla ribattuta dell’estremo difensore friulano, nonostante la posizione favorevole, è goffo e l’azione sfuma.

Il centrocampista bianconero ci riprova, con maggior fortuna, al 18’, quando il suo micidiale bolide su punizione di seconda si insacca alle spalle del portiere ospite, che intercetta ma non trattiene la sfera. Passa appena un minuto e il difensore ascolano Cudini rimane vittima di un bruttissimo infortunio (si parla di frattura del perone): al suo posto entra Adani, al suo debutto in campionato con la maglia bianconera.

La rete scuote la squadra di Cosmi che in poco tempo diventa assoluta padrona del campo. Il pur notevole predominio territoriale è sterile e l’unica occasione degna di nota è, sul finire della prima frazione, un piatto debole di Di Michele, peraltro centrale, facile preda di Coppola.

La ripresa si apre con lo stesso leit motiv del primo tempo: Udinese che si porta spesso in avanti tenendo costantemente in apprensione la retroguardia bianconera.

La squadra di Giampaolo arretra troppo il proprio baricentro e sembra accontentarsi del gol. Fioccano le occasioni friulane con Candela, Di Michele e, soprattutto, Muntari. Cosmi si sgola e lo stadio deserto amplifica le sue urla. Gli ascolani, nonostante la continua pressione avversaria hanno la vittoria a portata di mano. L’ingresso di Foggia per Zanini fa respirare maggiormente la manovra dei marchigiani ma è ancora l’Udinese a farsi pericolosa. Clamorosa all’86’ l’occasione fallita da Di Natale, subentrato a Zenoni: solo davanti a Coppola si fa respingere col piede sinistro il tiro dall’estremo ascolano.

Ma è solo l’anticipo del gol che arriva solo due minuti più tardi: lo stesso Di Natale effettua un velenosissimo tiro che Coppola respinge proprio sui piedi dell’accorrente Vidigal. Per il centrocampista è fin troppo facile insaccare in rete la palla del definitivo pareggio.

C’è anche il tempo per un ultimo sussulto dell’Ascoli che al 91’ fallisce, con Bjelanovic, da distanza ravvicinata, la palla del 2-1. Alla fine un risultato giusto per gli ospiti che non si sono mai arresi dopo il gol dello svantaggio. L’Ascoli, da par suo, ha avuto un atteggiamento troppo rinunciatario, cullandosi sul gol iniziale non ricordando forse che aveva di fronte una delle migliori squadre che il calcio italiano abbia prodotto negli ultimi anni.