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Firmato l’accordo tra Asteria e TecnoMarche per la ricerca e l’innovazione tecnologica

Ascoli Piceno | Presente il Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Camerino. Il Presidente Rossi: “stiamo studiando un bando di concorso e sollecitando gli istituti di credito per sostenere le imprese nel processo di innovazione tecnologica

di Federico Biondi

L’accordo di programma per l’innovazione tecnologica e le possibili sinergie e collaborazioni con le Università marchigiane tra l’Asteria e la TecnoMarche ha come obiettivo il perseguimento dell’ipotesi di sviluppo sostenibile. Come è noto il territorio della provincia di Ascoli Piceno è in difficoltà economico produttive, difficoltà nata per deficit strutturali del tessuto produttivo e non per avverse congiunture economiche mondiali. Quindi l’accordo di programma persegue la riqualificazione del tessuto produttivo grazie ad una spinta verso l’innovazione tecnologica per un prodotto qualitativamente migliore e nello stesso tempo per individuare nuovi canali produttivi.
 
Impegnarsi nella ricerca per diversificare il sistema produttivo del Piceno valorizzandolo, anche perché per tradizione e vocazione l’industria manifatturiera negli ultimi trent’anni è stata il traino della redditività degli abitanti della provincia, industria che sta esaurendo la vena produttiva lasciando senza lavoro decine e decine di operai specializzati.
 
Per dare questo nuovo slancio al sistema produttivo occorre una forte iniezione di sapere e conoscenza, la produttività come riferisce il presidente della provincia di Ascoli Piceno Massimo Rossi non è solo grande viabilità, abbassamento del carico fiscale alle imprese e diminuzione del costo del lavoro.
 
Per realizzare questa trasformazione l’amministrazione provinciale ha organizzato sul territorio incontri con le realtà istituzionali e imprenditoriali, concertazione e approfondimento che trova nel Tavolo Provinciale di Coordinamento per la Programmazione Economica la sua esplicazione.
 
Il presidente comunica che il gruppo di lavoro si riunisce frequentemente e approfondisce le tematiche legate al mondo dell’impressa come il marketing, la formazione professionale, l’internazionalizzazione delle aziende e dei suoi prodotti. Più la discussione si approfondisce è più l’esigenza e la consapevolezza di migliorare il tessuto produttivo attraverso la ricerca e l’innovazione tecnologica prende corpo tra i soggetti interessati.
 
Sono proprio l’Asteria e la TecnoMarche i due poli di ricerca a cui si fa riferimento per dare il valore aggiunto al prodotto realizzato nel territorio della Provincia di Ascoli Piceno ma anche per trovarne dei nuovi. Le due società hanno firmato un protocollo di intesa, cioè un accordo quadro di collaborazione per ottimizzare il lavoro che andranno ad affrontare nei prossimi mesi.
 
È importante ricordare che l’Asteria ha come socio di riferimento la Provincia di Ascoli Piceno risultando così una società pubblica, mentre la TecnoMarche è una società operazioni partecipata al 4% dalla Provincia di Ascoli Piceno, il resto è frutto di investimenti del mondo privato, provinciale e regionale.
 
Entrambe le società non sono state destituite dal presidente della Provincia Massimo Rossi, che nel primo periodo della sua presidenza ridusse notevolmente il numero delle società partecipate dalla provincia con l’obiettivo di avere risparmi finanziari per l’Ente. Le due società non sono state destituite a patto che definissero meglio il loro rapporto, quindi evitare sovrapposizioni nei vari ambiti operativi e usufruire delle opportunità che offrono le università presenti sul territorio.
 
Con la firma del protocollo si sancisce in modo definitivo questa collaborazione ed una delle prime scommesse in cui si cimenteranno sarà la riconversione del sito industriale dell’Sgl Carbon.  
 
Il presidente di Asteria Dante Bartolomei sottolinea come l’accordo sia la risoluzione di uno tentativo di mettere le sue società l’una contro l’altra mentre la loro forza è la collaborazione, la quale ha come obiettivo il raggiungimento di uno sviluppo sostenibile dell’intero territorio provinciale.
 
Umberto Alesi evidenzia che le aziende che aderiscono alla TecnoMarche sono più di trecento, specificando che sono stati investi per la ricerca scientifica quest’anno più di 6 milioni di euro. Un dato significativo che attesta come la ricerca scientifica e l’innovazione tecnologica sono di primaria importanza per le aziende presenti sul territorio, ma indubbiamente c’è ancora molto da fare.
 
Il Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Camerino il professor Fulvio Esposito specifica come la firma dell’accordo tra le due aziende ottimizzi anche le risorse intellettuali dell’Ateneo Cameranense. Inoltre ricorda come le due società siano cresciuti in questi ultimi anni, acquisendo sempre maggiore competenze e non nasconde che questo è merito anche delle collaborazioni instaurate con l’Università di Camerino.
 
Parla anche della Sgl Carbon, “il risanamento del sito industriale della Sgl Carbon è la sfida più grande – dice il Magnifico Rettore il professor Fulvio Esposito che aggiunge -  l’dea dello sviluppo sostenibile è un’utopia che può divenire realtà”.

25/10/2005





        
  



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