Alla scoperta dell'Africa romana
Fermo | Dottorato di ricerca archeologica unico in Italia. Otto partecipanti, tre i borsisti
di Francesca Ripa
Primo e unico dottorato italiano su scavi archeologici romani in Africa.
Il progetto cofinanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio, in collaborazione con l’Università degli Studi Macerata avrà luogo a Fermo.
Selezionati otto studenti tra cui tre borsisti.
Il “Dottorato di ricerca sull’Africa Settentrionale e la Cirenaica nell’Età Romana”, è stato presentato oggi pomeriggio, alla Sala Boscoli di Palazzo dei Priori.
La sabbia libica ha sommerso stupende costruzioni romane, e studi sul territorio hanno permesso di rilevare importanti informazioni sull’età romana. Questi documenti, anche inediti, sono stati raccolti e deposti presso il dipartimento di Scienze Archeologiche e Storiche dell'Antichità dell’Università di Macerata.
Il Professor Antonino Di Vita, esperto del campo, ha sentito il desiderio di un dottorato, per formare nuovi ricercatori a cui lasciare la sua eredità di studioso. Il sindaco Saturnino Di Ruscio e l’assessore alla cultura Fabrizio Emiliani, si sono detti orgogliosi di ospitare il dottorato che arricchirà di prestigio culturale la città. Soprattutto perché, ha fatto notare il professor Di Vita, rappresenta un tipo di studio specialistico e non legato a caratteristiche locali, e perciò al centro dell’attenzione dei più illustri professori del settore. La professoressa Fabrini, si è detta soddisfatta di dare la possibilità agli studenti di continuare a frequentare corsi post - laurea fondamentali per la ricerca.
Ai tre vincitori della borsa, Silvia Forti di Ascoli Piceno, Oscar Mei di Urbino, e Mabrok Zanati, della Libia, saranno garantiti circa 12.000 euro annui per i tre anni di dottorato.
Gli altri cinque studenti che hanno superato la selezione, Carlotta Panico, Michela Costanzi, Roberta Leoni, Marcello Montanari, Sofia Cingolani, frequenteranno i corsi, ma senza borsa.
Unica consolazione economica è l’esonero dal pagamento delle tasse universitarie per aver raggiunto un alto punteggio.
Alla conferenza stampa erano presenti anche il presidente e il vice presidente della Fondazione Cassa di Risparmio, Amedeo Grilli e Giancarlo Romanelli.
Grilli ha voluto sottolineare che non basta dare un pacchetto di soldi ad una fondazione per far venir fuori l’evento culturale. E’ importante cooperare e creare incontri affinché idee e forze si uniscano per dar vita ad un progetto valido. Questo dottorato ne è l’esempio. Sempre di più ci si affida ad enti privati per avvalorare progetti che come in questo caso non solo sostengono lo studio e la ricerca, ma valorizzano il territorio di chi, con orgoglio, ospita i lavori.
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25/10/2005
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