Contro Riforma TFR e Finanziaria: 21 ottobre sciopero nazionale dei Sindacati di Base
Ascoli Piceno | Quaglietti, Sincobas Ascoli : Fermare gli sciacalli che vogliono rubare ai poveri per dare ai ricchi. No allo scippo del TFR. A Roma manifestazione nazionale.
Il Sincobas e le altre 5 sigle del sindacalismo di base, presenti nel mondo dellindustria, dei servizi, del pubblico impiego, dei trasporti e delle attività marittime hanno indetto uno sciopero generale nazionale per venerdi 21 ottobre, con contemporanea manifestazione a Roma, in Piazza Esedra, per protestare contro i progetti di riforma del TFR e la Legge Finanziaria messa in cantiere dal Governo.
Lo annuncia Andrea Quaglietti, coordinatore provinciale del Sincobas di Ascoli, ricordando i rischi delle modifiche legislative ora in discussione: Lo sciopero nazionale è stato convocato da noi e dalle altre cinque organizzazione di base (SULT, CNL, Unicobas, Cub/RDB) per protestare e continuare a lottare prima di tutto contro programmi devastanti e pericolosi, ideati da veri sciacalli, come quello del trasferimento del TFR ai fondi pensione. Ricordiamo ancora una volta ai lavoratori, invitandoli a partecipare proprio per dare un segnale forte al Governo e allopinione pubblica e alle parti che ne stanno ancora discutendo nel merito, che i fondi pensione non garantiscono affatto, come viene detto, rendimenti e pensioni più alte. Questi fondi continua Quaglietti come lesperienza di altre Paesi dimostra, possono invece far completamente sparire il capitale affidato loro, senza fornire alcun rendimento o guadagno, e tantomeno una vecchiaia tranquilla a coloro che vi hanno creduto. E necessario tornare al sistema pubblico per garantire una pensione dignitosa e sicura a milioni di persone, che se la sono meritata in anni e anni di lavoro e sacrifici".
Seconda questione, la Legge Finanziaria in preparazione da parte del Governo. E lennesima legge che taglia la spesa sociale sostiene il coordinatore del Sincobas - blocca i contratti pubblici, limita le libertà sindacali e infine impoverisce gli enti locali, e quindi il territorio e i lavoratori. Questi ultimi vedranno aumentare la pressione fiscale nei loro confronti, perché Comuni, Provincie e Regioni non potranno più far quadrare i bilanci come nel passato, senza intervenire sui balzelli e aliquote varie. Tali programmi continua Quaglietti comporteranno ripercussioni ancora più gravi per il Piceno e il comprensorio ascolano, già afflitto da una crisi industriale e occupazionale senza precedenti. Per fermare tutto questo, e difendere salari e pensioni, bloccare la deriva del precariato, aumentare i redditi di almeno 250 euro mensili, e tutelare le fascie deboli è urgente che i lavoratori aderiscano allo sciopero generale del 21 ottobre, partecipando in massa alla manifestazione di Roma".
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13/10/2005
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Betto Liberati