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Abitanti Via Turati: "Non toccate questo verde!"

San Benedetto del Tronto | Sia residenti che esercenti del luogo molto scettici e contrari al "Project Finacing"che dovrebbe riqualificare la zona.

di Carmine Rozzi

Gli abitanti di Via Turati osservano preoccupati le piante dell'unico giardino della zona.


“Queste piante non si toccano!  E’ l’unico pezzettino di verde che ci rimane ! Se dovessero tagliarle od estirparle ci legheremo ad esso con le catene !”  No, gli abitanti di Porto d’Ascoli Centro,  zona Via Turati, non ci stanno proprio al “Progetto Finanziato” che , nella ristrutturazione del Palazzo e del giardino connesso, prevede la costruzione di un parcheggio sotterraneo allo spiazzo verde. Sono convinti che, una volta avviata l'opera, alcune piante saranno obbligatoriamente destinate ad essere estirpate per la normale esecuzione dei lavori di scavamento.

Non solo. Ma reputano che, nelle operazioni di sterramento, verrano recise molte radici di pini, palme e altre piante che ora si trovano nello spiazzo. Così da provocarne una lenta ma sicura agonia. Giudicano anche totalmente insufficiente la quantità di terra (si parla di un quindicina di centimetri) che rimarrà all’intera vegetazione per espandersi nel sottosuolo. E dove andranno a trovare l’acqua necessaria visto che dopo quel limite vi sarà il cemento ? E che dire delle “siringhe” che verranno usate per dragare il suolo onde impedire le infiltrazioni acquifere nel futuro parcheggio ? In questo modo, ribadiscono gli abitanti del luogo, non si farà altro che togliere quel poco di linfa vitale che ancora dovesse rimanere intorno.

La Signora Italia Farinelli ha le idee molto chiare in proposito. “A che cosa serve un parcheggio di 32 posti dei quali ben 17 saranno privati, tre andranno al Comune e solo il restante ad uso pubblico? Dovrebbe servire a portare gente al centro ? Roba da ridere. Allora ce ne vorrebbero un centinaio, tutti liberi, e non certo qui, a due passi da un incrocio così trafficato. Alla Caserma dei Carabinieri di Monsampolo è stato vietato lo scivolo al parcheggio per intralcio al traffico. E questo che cosa sarebbe”

Vinicio Liberati ha una cartolibreria proprio davanti alla vecchia Villa dei Signori Mari, dal nome della famiglia che oltre cent’anni fa costruì quello che oggi viene comunemente chiamato “Palazzo di Via Turati”.  “Io, in quanto titolare di un esercizio che dovrebbe trarre beneficio da questo parcheggio, dico che è quasi una presa in giro. Intanto a noi interessa che non si tocchi il verde rimasto. Ma, sia ben chiaro che deve rimanere così com’è. Abbiamo istituito un Comitato di perenne sorveglianza al procedere dei lavori. Nel mese di novembre 2006 facemmo un esposto, raccogliendo ben 500 firme, a sei diversi Enti Regionali e Provinciali denunciando il fatto che si volesse modificare una parcella di suolo pubblico destinato al verde in parcheggi. Ci dettero tutti ragione e la Sovrintendenza bloccò i lavori. Ora il progetto sembra cambiato a beneficio di un parcheggio sotterraneo. Con questo forse si salverà un po’ di prato; non di certo le piante esistenti. Ma questo non succederà. Noi saremo qui.”

Sia i residenti che gli abitanti sono altresì scettici e contrari al piano che prevede l’edificazione di un bar a stretto ridosso del Palazzo. “ Siamo già cinque sei bar in un raggio di 200 metri- esclama Antonio Marzonetti - e stiamo, chi più chi meno, tirando quasi tutti la cinghia. A che serve farne un altro ? Perché non costruirvi la sede per il Centro Poliambulatoriale invece di pagare l’affitto in Via Mare?”  Il Sig.Filippo Vallesi, dal canto suo, si chiede perché, oltre alla sede dei Vigili Urbani e dell’Anagrafe, non vengano edibiti altri locali di Palazzo Mari a attività ricreative o socio-culturali visto che i giovani di Porto d’Ascoli hanno, a differenza dei loro coetanei di San Benedetto, solo i bar come luoghi di ritrovo. E lo stesso dicasi per le persone anziane.

La signora Nunzia Di Simplicio, titolare di una edicola di giornali quasi storica (in esercizio da più di 40 anni) dichiara preoccupata : “Ho rilevato l’attività 22 anni fa. Pago un demanio annuale ma ora come ora non so se mi verrà rinnovato, non so se mi si troverà un’altra collocazione o dovrò addirittura chiudere.” 

In sintesi, gli abitanti della zona ritengono che questo “Progetto Finanziato” dell’ex Palazzo Comunale nonché scuola, nella sua totalità, realizzi più gli scopi del Gruppo Privato che si è aggiudicato il progetto che quello dei cittadini. In fine il gruppo di abitanti che hanno affollato una improvvisata conferenza stampa nei luoghi contestati si chiedono come mai, a lavori iniziati, non è stato esposto neanche un cartello che indichi chi esegue i lavori, chi ha vinto l’appalto, Quale è la somma per la quale è stato vinto il bando, chi dirige i lavori. I tempi di realizzazione dell’opera. Il responsabile di cantiere.

05/09/2005





        
  



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