Ascoli città darte: quali strategie, quale futuro?
Ascoli Piceno | Nellambito della Festa Tricolore, conferenza sul futuro culturale del capoluogo piceno. Lon. Bono daccordo con il sindaco Celani: bisogna concretizzare!
di Anna Laura Biagini
Sabato pomeriggio nel Polo Culturale di S. Agostino, in occasione della Festa Tricolore provinciale promossa dal Gruppo AN Regione Marche, dal Gruppo AN Provincia di AP e dalla Federazione Proviciale AP, si è svolta la conferenza dal titolo Ascoli città darte: quali strategie per la valorizzazione culturale del capoluogo piceno?.
Levento ha ospitato lillustre contributo dellon. Nicola Bono, sottosegretario al Ministero dei Beni Culturali, la cui presenza è stata voluta dal Segretario del Consiglio regionale Guido Castelli, in occasione del dibattito sulla proposta di includere Ascoli nella lista dei siti elegibili a patrimonio dellumanità presso Unesco.
Lonorevole ha scelto di arrivare a piedi sul luogo dellintervento, proprio per valutare di persona la qualità del centro cittadino e ammirare le bellezze ascolane. Giunto al Polo di S. Agostino ha tenuto una breve conferenza stampa per gli addeti ai lavori, a cui hanno partecipato anche il Dirigente Servizi Tecnici Culturali della Regione Raimondo Orsetti, Giampiero Solari Assessore regionale ai Beni e Attività Culturali, Andrea Maria Antonini Assessore comunale per le Attività Culturali, il senatore Ciccanti e il sindaco Celani. Lonorevole ha ribadito più volte che Ascoli ha tutti gli elementi oggettivi per poter concorrere allelezione di sito Unesco, ma occorre definire in modo più puntuale le specificità del prodotto culturale locale, necessarie a tal fine. La riqualificazione ambientale urbanistica del centro è stata un ottimo inizio per la fruibilità dei contenitori monumentali, ma ancora manca una pianificazione della politica di accoglienza fondata su un discorso unitario, che non sia solo storia ma comprenda tutto il vissuto comunitario, queste le parole incoraggianti di Bono che però incita alla gestione del territorio e del turismo culturale, al di là della candidatura Unesco.
Il percorso suggerito dallonorevole, confermato poi nellintervento successivo la conferenza dalla Presidente della Commissione Cultura Giovanna Cameli, prevede listituzione di un Comitato tecnico scientifico di consulenti del ministero che avranno anche la funzione di abbreviare i tempi dellopera. Tutto ciò andrà a buon fine ribadisce più volte Bono, se sarà individuata la specificità necessaria affinchè Ascoli possa essere inserita nella lunga lista dei siti in attesa di giudizio poi proponibili allUnesco.
CIA, Comune, Provincia e Regione lavoreranno concertualmente affinchè tutto sia pronto in breve tempo, ad iniziare dal recupero del patrimonio romano, della torre civica degli Ercolani, del Forte Malatesta di cui sarà presto completato il restauro affinchè possa ospitare in modo permanente il Tesoro dei Longobardi, donato dal Museo dellAlto Medioevo dellEUR di Roma. Aggiunge lassessore Antonini che anche il teatro romano, ciò che resta delle cento torri, il villaggio folkloristico di Campo Lungo e il fiume Castellano, sono inclusi nel progetto di riqualificazione.
Non si possono prevedere i tempi ma è indispensabile concretizzare e su questo concordano onorevole e sindaco. Questultimo promette azioni di responsabilizzazione di tutti i cittadini, invitati ad investire nel bene comune di cui sono i depositari, perchè Il patrimonio culturale conclude Bono, non è un costo, ma un tesoro. E chi investe non deve essere solo un mecenate ma soprattutto un imprenditore.
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04/09/2005
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