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Intervista a Pierpaolo Rossi.

Comunanza | Pierpaolo Rossi, 21 anni, centrocampista dai piedi buoni del Comunaza58, ultimo arrivato alla corte di mister Cardelli, vanta precedenti calcistici di tutto rispetto.

di Pino Capasso


Fra gli ospiti che frequentano il Colorado Cafè il bar “in” e degli sportivi di Comunanza, l’altra sera abbiamo incontrato Pierpaolo Rossi, 21 anni, centrocampista dai piedi buoni del Comunaza58 ultimo arrivato alla corte di mister Cardelli. Forcese di nascita, Pierpaolo vanta precedenti calcistici di tutto rispetto.

“Ho giocato con gli Allievi della Spes Vadaso. Poi sono approdato alla Jrvs giocando in Promozione ed Eccellenza. Quindi, Vis Carassai lo scorso anno in Promozione e quest’anno nel Comunanza58.

Insomma un buon curriculum”.
Pierpaolo, il tuo sogno nel cassetto?:
“La mia massima aspirazione è giocare nei campionati professionistici come giusto che sia.

Ti prego di essere sincero: la presenza di tuo padre, quando giochi, ti condiziona?:
I
ntanto sono felice di essere approdato nel Comunanza58 e per questo devo ringraziare il presidente Remo Perugini che mi ha voluto, prelevandomi dalla Jrvs. Spero che questa escalation inizi proprio con la compagine sibillina”.

Come ti si trovato con la Vis Carassai?:
“La mia non è retorica, ma dico di essermi trovato bene. Ho giocato molte partite e pur non essendo un centrocampista col vizietto del gol ho messo a segno quattro reti che come si dice in gergo che contano. E poi, godevo della stima dei tifosi”.

Che campionato speri di giocare a Comunanza?: “Non c’è dubbio che sarà un campionato difficile. Con Sangiorgese, Atletico Piceno, Stella tanto per citarne alcune di squadre,sarà battaglia ogni partita. Per quanto mi riguarda, spero di ripetermi a buon livello”.

Pierpaolo, la tua squadra del cuore?:
“Ascoli in primis. A seguire la signora del calcio italiano, ovvero, la Juventus”.

Come nasce la passione per il calcio?:
“Sin da piccolo ho cominciato a giocare. I miei genitori mi assecondavano perché volevano che io giocassi al calcio. Se futuro ci sarà, questo lo devo in modo particolare a loro”.  “Si, ma in positivo. Come pure le persone che mi conoscono. Sono loro che m’infondono coraggio e sicurezza per quello che esprimo in campo”.

02/09/2005





        
  



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