Dopo aver chiarito alcuni punti sulle polemiche interne alla maggioranza, il sindaco di Fermo rialza la testa e risponde colpo su colpo alle critiche piovute negli ultimi tempi da vari esponenti dell’opposizione di centrosinistra.

 

“L’opposizione non meriterebbe neanche di essere nominata – parte duro Saturnino Di Ruscio – non avendo mai cercato neanche minimamente di abbozzare un confronto. Basti pensare che hanno addirittura votato contro al riconoscimento del debito fuori bilancio, e pensare che erano stati loro, nella precedente amministrazione, a causarlo!”.

 

Un pensiero anche alle accuse sul project financing, sollevate in particolare dal consigliere Mancinelli.

 

“Critiche che fatico a comprendere; se penso che un sovrintendente regionale si è complimentato con noi per il coraggio di aver operato scelte anche difficili ma necessarie, e che Repubblica ha citato Fermo come città esemplare per vivibilità, mi chiedo dove vivano queste persone”.

 

Una frecciata anche a Pino Alati, ex candidato sindaco del centrosinistra. “Mi ha invitato a lavare pubblicamente i panni sporchi dell’amministrazione. Mi dispiace ma non ho panni sporchi da lavare, e in ogni caso farò tutto nella massima trasparenza. Semmai, visto che parla di chiarezza, mi interesserebbe capire come mai va ancora a braccetto con chi qualche anno fa ne ha determinato la sconfitta elettorale”.

 

Altra bordata per l’estrema sinistra: “Intanto dovrebbero imparare a dire la verità, visto che chiacchierano di moralità e correttezza. Si sono presi il merito di opere realizzate da noi, hanno accusato l’amministrazione di aver usato denaro pubblico per coprire progetti completamente coperti da sponsor privati. Cambiano tempi e persone ma usano ancora metodi da regime totalitario”. E per chiudere: “Naturalmente da gente di questo tipo non accetto lezioni. Tanto meno sulla moralità.”