Il sindaco di Fermo Saturnino Di Ruscio a trecentosessanta gradi.

 

Nell’attesa conferenza stampa convocata stamattina dal primo cittadino fermano per rispondere alle accuse e polemiche divampate negli ultimi giorni, dai collaboratori della maggioranza come dall’opposizione, Di Ruscio è parso sicuro ed estremamente tranquillo.

 

Molti i punti toccati e numerosi i riferimenti diretti ai colleghi di coalizione.

 

“Voglio rassicurare il capogruppo di Forza Italia Carlini, in merito ad alcune questioni sull’urbanistica. Tutto si è svolto in assoluta trasparenza, ogni pratica è stata inviata alla Procura della Repubblica e lo stesso sarà fatto nei prossimi giorni alla Corte dei Conti”.

 

Un pensiero ed un invito anche sulle esternazioni del presidente della seconda commissione consiliare Romualdo Postacchini: “In questi anni gli devo riconoscere di aver svolto un lavoro intenso ed efficace. Ora però credo sia necessario che Postacchini rifletta su quello che vuole in prospettiva futura. Forse deve decidere se vuole essere ancora un membro della coalizione di maggioranza. Non vuole essere in alcun modo un invito alle dimissioni, piuttosto un’esortazione a valutare il proprio ruolo e le proprie posizioni”.

 

Per quanto riguarda il “gelo” con Alleanza Nazionale e le dichiarazioni del consigliere Edgardo Romagnoli, Di Ruscio ha precisato di non voler intervenire sull’argomento prima della riunione interpartitica di venerdì, in cui saranno chiariti i rapporto tra le forze di maggioranza.

 

“Non mi risulta comunque - ha aggiunto – che Alleanza Nazionale abbia intenzione di chiamarsi fuori e garantire solo un appoggio esterno. Le dichiarazioni del consigliere regionale Franca Romagnoli a questo proposito mi sembrano abbastanza chiare. Non mi sembra proprio che ci sia una situazione così negativa da portare ad una rottura dell’alleanza. Poi – con un sorriso ed una battuta – non si può mai sapere. Si dice che la politica sia l’arte del possibile… a me pare che sia l’arte dell’impossibile”.

Un accenno anche alle accuse di “nepotismo” per l’assunzione all’Asite del figlio di un consigliere di Forza Italia. “I concorsi non li organizzo e non li gestisco certo io. Per quanto ne so, e sono convinto sia così, tutto è stato regolare ed è stato assunto chi ha vinto il concorso. Mi pare comunque che si stia cercando qualunque pretesto pur di screditare la serietà e la correttezza di questa amministrazione".

 

In chiusura, anche alcune risposte su questioni personali.

 

A chi gli chiedeva della sua presenza eccessivamente ingombrante a Fermo, a fronte di colleghi di maggioranza visti spesso come poco attivi ed impegnati, Di Ruscio ha replicato: “Non posso rispondere dell’impegno o della vitalità altrui. A casa mia mi dicevano: chi vuole vada, chi non vuole mandi… In ogni caso siamo una maggioranza che lavora e ha lavorato molto, credo più di chiunque ci abbia preceduto. Dobbiamo ricompattarci, perché i fermani apprezzano quello che abbiamo fatto”.