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Successo di pubblico e medici al convegno "L'Importante è la Salute".

San Benedetto del Tronto | Organizzato dal gruppo Unità di Base "Ettore Sciarra". Presenti il Vice Pres.Reg. Agostini, il Direttore Asur 12 Belligoni, il Dott. Zuccatelli, l' Ass.Reg. Mezzolani.

di Carmine Rozzi

Banco degli interventi al " L'importante è la Salute"

Se il titolo “L’importante è la Salute” può suonare scontato non lo è stato certo il convegno sullo stesso tema che si è svolto venerdì 15 luglio presso l’Auditorium della Biblioteca Comunale a cura del Gruppo Consigliare della Regione Marche dei D.S , Unità di Base “Ettore Sciarra” e del Consiglio Regionale delle Marche. 

Introdotto da Loredana Emili della Segreteria regionale DS ha visto gli interventi del Vice Presidente della Regione Marche Luciano Agostini, dell’Assessore regionale alla Sanità Almerino Mezzonali, del dott. Giuseppe Zuccatelli, Direttore del Dipartimento alla Persona e alla Comunità Regione Marche, del segretario della Federazione DS Ascoli Piceno nonché Consigliere Comunale DS Giovanni Gaspari, del Consigliere della Regione Marche Sandro Donati. Coordinava Giuseppe Cameli, Segretario DS Unità di Base “Ettore Sciarra”.

In una platea gremita di tutto rispetto era largamente rappresentato il “gotha” della medicina locale con il Madonna del Soccorso quasi al gran completo. Difatti si notavano le presenze del Dott. Maurizio Belligoni, Direttore zona territoriale nr.12, del Dott. Gianfranco Salvi, direttore della Casa di Cura Villa Anna,e una dozzina di altri medici, specialisti, primari di reparti come il Dott.Luigi Curatola per la Neurologia, la Dott.ssa Margherita Sorge U.O Di Gastroenterologia, e tutti gli altri.

Il nucleo degli interventi e dibattiti si è presto spostato sulla situazione d’emergenza nella quale versa il nostro ospedale. Tra gli interventi di particolare ampiezza ed efficacia la relazione della Emili. Da essa si evince che nell’anno 2004 il grado di copertura del fabbisogno interno garantito dal nostro ospedale è stato del 42%. " Il trend è molto preoccupante - proseguiva la Emili -passiamo dal 55% del 2001 al 44% del 2003 al 42% del 2004. Ciò significa che il 58% della valorizzazione dei ricoveri effettuati da nostri assistiti sono acquistati dalla nostra zona territoriale e quindi rappresentano dei costi. Costi molto pesanti che incidono per 42 milioni di euro, comprese le case di cura presenti nella nostra zona, su un  costo aziendale  di 155 milioni di euro. Si evidenzia contemporaneamente un calo negli anni  dell’indice di attrazione verso l’esterno e principalmente verso  l’Abruzzo ( dal 30% al 26%)."

Ma allora cosa non va di preciso al Madonna del Soccorso ?  Innanzitutto la ristrutturazione della DEA (Dipartimento di Emergenza) .  L’intervento di ristrutturazione di tutta l’area dell’emergenza, ossia Pronto Soccorso, Accettazione, Rianimazione, Unità Coronaria può rappresentare una occasione di potenziamento e rilancio del nostro ospedale sia in termini di immagine, di sicurezza, di accoglienza , di qualità dei servizi. Lo stato di degrado strutturale in cui versa il primo piano seminterrato non è più accettabile (gli ultimi dati parlano di una media che si aggira sui 150 “accessi” giornalieri ). Urge prendere provvedimenti immediati.

Per fare questo la condizione primaria è che vi sia una maggiore disponibilità da parte degli operatori a mettere al primo posto l’interesse generale e non la difesa di posizioni particolari. Altrimenti si può solo registrare un malcontento e una conflittualità interna che non aiuta  la partecipazione consapevole degli  operatori al miglioramento strutturale e organizzativo del dipartimento. Attivarsi ed attivare, ad esempio, il Reparto di Medicina d’urgenza/chirurgia d’urgenza come una risposta necessaria sia se si considera l’incidenza dei ricoveri in urgenza sia per garantire quei servizi che un  DEA di II livello dovrebbe avere.

Il potenziamento e l’adeguamento tecnologico della radiologia; " ..la nostra radiologia, pur essendo fra le prime della regione come numero di prestazioni - seguitava Loredana Emili -, è totalmente priva di qualsiasi pratica di radiologia interventistica che è il settore di maggiore espansione in terapia. L’inadeguatezza delle attrezzature , spesso ferme per guasti tecnici dovuti alla usura, e la carenza del personale,  determinano l’aumento dei tempi di attesa soprattutto per la Risonanza Magnetica, l’aumento dei costi a carico dell’azienda per l’acquisto di prestazioni da terzi, l’aumento dei costi per i cittadini, che spesso sono dovuti ricorrere a prestazioni a proprie spese. Finalmente le difficoltà incontrate nell’espletamento della gara sembrano  superate e appare concreta la previsione che entro l’anno la nuova RMN venga installata insieme al RIS e PACS (sistema di refertazione vocale e sistema digitalizzato di archiviazione e gestione delle immagini) presenti ormai in  tutti gli ospedali di rete regionali. "

L’attivazione della convenzione unica per area vasta per la Neurochirurgia. E’ definitiva da pochi giorni questa convenzione, stipulata dalla zona di San Benedetto del Tronto con valenza interaziendale,  che dovrà sviluppare sul territorio una attività che permetterà di dare una risposta di primo livello  nell’area della  neurochirurgia in collaborazione con gli Ospedali Riuniti di Ancona.. Tutto questo comunque, non deve offuscare il fatto che i servizi di emergenza sono mal distribuiti e sottodimensionati nelle aree di maggiore utenza. Ogni anno, e ogni anno di più soprattutto nel periodo estivo, sulla stampa vengono denunciate   le precarie condizioni sia di accoglienza  che dei tempi di  attesa  per una prestazione nel nostro Pronto Soccorso.

Se poi  malauguratamente l’utente dovesse aver bisogno di una ulteriore prestazione  o di una consulenza specialistica da altro reparto, i tempi diventano  inaccettabili. Il permanere di questa situazione è avvilente sia per i pazienti che per gli operatori che spesso sono messi nelle condizioni di essere  insultati dalla giustificabile irritabilità della gente. E’ grave non intervenire sul piano organizzativo strutturale e dell’organizzazione generale; è autolesionistico non utilizzare pienamente tutte le risorse umane a disposizione  per  questioni di esigua rilevanza economica.

Vanno comunque fatte alcune considerazioni: se l’affollamento al Pronto Soccorso di codici bianchi , ossia di prestazioni di non particolare gravità e urgenza, è l’indicatore di un uso improprio della struttura perché  i cittadini dovrebbero rivolgersi all’assistenza territoriale, dall’altra è una manifestazione evidente che nell’organizzazione dell’assistenza, nella divisione delle funzioni, qualcosa non va e che l’ospedale non viene percepito e vissuto  come risposta alla complessità clinica assistenziale. 

18/07/2005





        
  



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