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I parchi dei monti Sibillini, del Gran Sasso e della Laga a Park Life

| ROMA - Al salone dei Parchi e del Vivere naturale, flora e fauna dei nostri parchi oltre all'immancabile gastronomia tipica.

Il gufo reale, la martora e il gatto selvatico, il fascino delle abbazie e dei centri storici medievali, e poi ciavuscolo, fegatino e pecorino dei Monti Sibillini che hanno accompagnato la secolare tradizione della transumanza, la vacca marchigiana, la pecora sopravvisana e quella pagliarola, insieme alla ricca varietà degli ambienti naturali del Parco nazionale dei Monti Sibillini e del Parco nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga saranno tra i protagonisti di Park Life, Salone dei Parchi e del Vivere Naturale, il primo appuntamento dedicato alle aree protette italiane e del bacino del Mediterraneo organizzato dal 26 al 29 maggio prossimo da Federparchi, Legambiente, Compagnia dei Parchi – il tour operator delle aree protette italiane – e Fiera Roma.
La manifestazione ha già ricevuto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica e della Presidenza del Consiglio dei ministri, il patrocinio del Ministero dell’Ambiente, del Ministero degli Esteri, del Ministero delle Attività produttive, della Rappresentanza in Italia dell’Unione Europea, della Wcpa (World Commission on Protected Areas), della Iucn (The World Conservation Union), di Euromed 2005 – anno del Mediterraneo, di Europarc, Upi, Uncem, Anci e Comune di Roma.

Park Life sarà vetrina e laboratorio, ospiterà  allestimenti sperimentali e multisensoriali, spettacoli, spazi e iniziative per ragazzi, degustazioni di prodotti tipici, artigianato e antichi mestieri, musica, folklore, tradizioni storico-culturali.

E ancora incontri e dibattiti, convegni e ospiti di spessore internazionale. E poi la Borsa dei Parchi, uno spazio dedicato all’incontro responsabili acquisti delle aree protette. Operatori del settore, cittadini in cerca di benessere, amanti delle tradizioni popolari troveranno a Park Life anche le ricchezze del Parco nazionale dei Monti Sibillini e di quello del Gran Sasso e dei Monti della Laga.

È sui Sibillini che l’Appennino assume le sembianze più aspre, che gole impressionanti come quella dell’ “Infernaccio” si alternano a vette che oltrepassano i 2.000 m. e fondovalle costellati di abbazie e centri storici medievali, che evocano il fascino di un mondo dove il tempo sembra essersi fermato. Nei boschi, dove ha ripreso ad affacciarsi il lupo, è possibile scorgere il gufo reale, la martora, il gatto selvatico e centinaia di specie di farfalle.

Ciavuscolo, fegatino e pecorino dei Monti Sibillini sono i prodotti tipici frutto della secolare tradizione gastronomica umbra, patria indiscussa della  civiltà pastorale legata alla transumanza e della norcineria. Mele, eccellenti produzioni di miele, tartufi, funghi, ceci e castagne e i due tradizionali fine pasto della zona: il Vin cotto e il Mistrà completano l’elenco delle ricchezze di questo territorio.

«Grazie ai parchi e alla ricezione turistica all’interno delle aree protette – ha dichiarato Fabio Renzi, responsabile aree protette di Legambiente – sono riemerse identità territoriali che andavano quasi scomparendo. I parchi sono stati l’occasione per riscoprire luoghi e territori che hanno uno straordinario patrimonio di natura e cultura, e uno strumento non solo di conservazione ma anche di riscatto culturale e di sviluppo economico e sociale di aree segnate da secoli di marginalità».

11/05/2005





        
  



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