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“Resto nella Casa delle Libertà. Il sindaco trae vantaggi come per la Stella Maris”

San Benedetto del Tronto | Il consigliere Francesco Baiocchi replica con pesanti accuse al sindaco Martinelli, dopo un mese

di Giovanni Desideri

“Il signor sindaco deve rispettare il programma amministrativo ed essere affidabile, e non giudicare poco raccomandabile il sottoscritto, senza il cui voto non sarebbe stata approvata la variante di un appezzamento di terreno sito in zona Ragnola, per la costruzione della “Casa di Cura Stella Maris”, tanto cara a questo novello censore perché direttamente interessato; quindi l’unico a trarre vantaggio da quest’amministrazione è proprio lui stesso. (…) Ribadisco che io faccio parte della Casa delle Libertà, quindi della maggioranza per mandato elettorale, e solo io potrò decidere se restare o uscire dalla stessa.”

È merlettata di accuse di questo tenore la risposta scritta al sindaco da parte del consigliere comunale Francesco Baiocchi, capogruppo della Lista Martinelli, diffusa nella mattinata di oggi. Il sindaco aveva “escluso” Baiocchi dalla maggioranza il 13 dicembre scorso, il giorno dopo che lo stesso Baiocchi aveva fatto mancare il numero legale al consiglio comunale. Il sindaco aveva inoltre pesantemente apostrofato il consigliere.

“Per quanto concerne la reazione emotiva del sindaco – prosegue Baiocchi – (…) questi atteggiamenti non sono una novità: egli è abituato a denigrare i partiti, che con il loro appoggio hanno consentito la sua elezione; disprezzare i consiglieri comunali che si permettono di pensarla diversamente da lui, revocare gli assessori per continuare a sedere sulla poltrona più alta della sala consiliare, facendo perdere agli “sfortunati che hanno avuto fiducia in lui” anche la carica di consigliere comunale ottenuta dal voto popolare e cancellata da questo “gerarchetto di periferia” che non si rende conto che la persona del sindaco, in democrazia, non può sostituirsi al popolo.”

 “Io sono stato eletto dal popolo nella coalizione della Casa delle Libertà – aggiunge Baiocchi – ho condiviso i valori ed il programma della suddetta coalizione ed intendo essere coerente con la mia scelta; il sindaco non può permettersi di usare certi toni (“mi vergogno”, “va bene per la politica di cinquanta anni fa”, “dovrei stare lontano dalla politica”).”

 “Tutte le volte che mi sono presentato all’esame dell’elettorato sono stato sempre premiato risultando tra i primi eletti e questo è avvenuto per decenni. Mi feci convincere ad entrare nella lista civica “Martinelli” e, nonostante un’assenza di quasi dieci anni dalla scena politica sambenedettese, sono stato rieletto. Il nostro amato sindaco da pecorella iniziale si è trasformato in “lupo mannaro”, fautore della politica “dell’usa e getta”.”

“Ha utilizzato noi candidati di quella lista civica, mai riunitasi, come portatori di voti funzionali alla sua elezione e subito dopo la stessa, si è permesso di dichiarare che quella lista doveva ritenersi sciolta, dimostrando così, già da allora, di essere completamente sprovvisto delle più elementari nozioni giuridiche e d’amministrazione pubblica, ma di essere altresì dotato di arroganza, insensibilità umana ed amministrativa.”

“Quelle volte che cercavo di collaborare con lui, mettendo a sua disposizione la mia ventennale esperienza amministrativa, mi ha sempre allontanato; ha preferito svolgere non il suo ruolo di coordinatore degli uffici e dei servizi del comune, ma solo quello del dispensatore di poltrone, di sedie e di sgabelli portando avanti la politica dello scambio, che farebbe vergognare i politici di cinquanta anni fa, di cui il signor sindaco dovrebbe essere orgoglioso, perché fu in quell’epoca che si ricostruì l’Italia e si crearono le condizioni di una svolta epocale, anche monetaria, tanto che nei primi anni sessanta si conquistò l’oscar della lira e si entrò a far parte del club delle sette nazioni più progredite.”

“Quindi questo signore la smetta di parlare di cose che non conosce e di agire solo per “sentito dire” e impari dal passato che la politica è fatta di mediazioni, di confronto, di disponibilità, di conoscenza della pubblica amministrazione e non di isterismi che provocano solo danni a chi ne è affetto e all’intera collettività. Voterò sempre e comunque in base ai principi e ai valori della coalizione di cui sono espressione nel rispetto dei ruoli, delle competenze e delle responsabilità, sempre che le deliberazioni da adottare vadano nella direzione di favorire tutti i cittadini di San Benedetto e non solo gli amici del sindaco. Diversamente, sarò un attento controllore di quanto avverrà e mi comporterò di conseguenza.”

07/01/2005





        
  



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