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Bilancio partecipativo. L’amministrazione provinciale al lavoro

Ascoli Piceno | Sabato nove ottobre a Grottammare si discuterà di come gli enti locali possono contribuire a migliorare l’azione di governo

di Federico Biondi

Sabato nove ottobre a Grottammare ci sarà la seconda  assemblea nazionale degli enti locali che praticano il bilancio partecipativo. La città di Piacenza passa il testimone, dopo la prima assemblea svolta nell’ottobre scorso, alla Provincia di Ascoli Piceno e di Milano.
 
A sua volta le due province, per l’appuntamento del prossimo anno, passeranno il testimone ad un comune o a una provincia del sud.
 
Sabato nove ottobre a Grottammare si discuterà di come gli enti locali più vicini ai cittadini, la Regione, la Provincia e i Comuni possono contribuire a migliorare l’azione di governo e fare in modo che i cittadini diventino protagonisti delle scelte amministrative del territorio.
 
Si discuterà mettendo in comune le esperienze dei comuni, delle province italiane, ci saranno contributi dall’estero, dalle aziende, dalle forze sociali. Per sperimentare la partecipazione e dimostrare che, con i cittadini partecipi alla vita politica, si migliora l’azione amministrativa.
 
Uno dei metodi operativi più usati: i cittadini durante le assemblee esprimono le loro esigenze che si traducono in richieste, quest’ultime sono elaborate dal consiglio dell’ente o dell’azienda e in una successiva riunione, si mette la propria preferenza sulla scheda che è la sintesi delle richieste fatte in origine.
 
Da qui si individua una priorità che logicamente deve essere realizzata al fine di mantenere il patto fatto dagli amministratori verso il cittadino, per le altre priorità la loro realizzazione dipende dalla disponibilità liquida dell’ente e dalla fattibilità stessa della richiesta.
 
In definitiva non c’è un metodo uguale per tutti, ma le varie esperienze italiane, europee e internazionali ne hanno fatto un esempio di democrazia e di partecipazione attiva del cittadino alla vita pubblica.
 
L’esperienza oggi sta interessando quattrocento comuni nel mondo, duecentocinquanta in Europa e qualche decina in Italia.
 
Presenti alla conferenza Ubaldo Maroni Assessore alla partecipazione democratica, Massimo Rossi il Presidente della provincia di Ascoli Piceno, Giorgio Rocchi Presidente Piceno Sviluppo e Marco Gelmini dell’associazione della rete dei nuovi municipi.
 
Quest’ultimo ha diverse esperienze nel campo del bilancio partecipativo, essendo stato amministratore di una città di centomila abitanti, Piacenza, dove ricopriva l’incarico di Assessore ai Lavori Pubblici.
 
“Si dice che la partecipazione fa perdere tempo - dice Gelmini – la programmazione dei lavori per il bilancio nella città di Piacenza, grazie alla partecipazione dei cittadini, si è ridotto notevolmente. Dai canonici ventiquattro o trentasei per la realizzazione delle opere pubbliche si è passati a quindici mesi”.
 
Si sono dimezzati i tempi di realizzazione con un miglioramento delle opere pubbliche realizzate. Far partecipare i cittadini fin dal progetto vuole dire avere meno problemi nella realizzazione e migliorare la qualità delle opere.
 
Germini oggi è amministratore dell’azienda di trasporti di Roma (Atac), la più grande azienda di trasporti d’Europa, dove sta coinvolgendo i municipi facendo delle assemblee su come deve essere pianificato il servizio in un territorio vasto e difficile come quello di Roma.
 
“E’ ancora presto dire che sta andando bene – dice Gelmini – per adesso c’è grande partecipazione, grande aspettativa, abbiamo gia registrato dei risultati positivi. Il cittadino vuole degli incontri costanti e che si tenga conto di quello che si è detto, il buon esito dell’esperienza dipende anche dalla serietà degli amministratori. Non vale la pena amministrare se non così”.

05/10/2004





        
  



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