Ordinazione Presbiterale di Don Paolo Sanfilippo
Ascoli Piceno | La cerimonia nella Cattedrale di Ascoli Piceno il giorno dell'Immacolata.
di Don Paolo Sanfilippo
Lunedì 8 dicembre alle ore 16 nella Cattedrale di S.Emidio ad Ascoli Piceno un nuovo sacerdote entrerà a far parte del Clero della diocesi ascolana. Don Paolo sarà ordinato presbitero dal Vescovo Diocesano S.E.Mons. Silvano Montevecchi, che gli aveva conferito il diaconato il 27 aprile 2003, alla presenza di tanti sacerdoti suoi confratelli e dei suoi parenti, dei parrocchiani della parrocchia di S.Felicita in Colli del Tronto dove in questi anni ha svolto il suo servizio come seminarista prima e come diacono poi e dagli amici dell'Operazione "Mato Grosso", esperienza dalla quale proviene.
Abbiamo chiesto a don Paolo di raccontarci qualcosa di lui e della sua storia: "Poche righe per provare a raccontare di me e del passo importante che presto compirò. Il mio percorso è cominciato tanti anni fa, nei cortili di un oratorio di Milano, accompagnato da tanti bravi educatori e seguito da sacerdoti che dedicavano tempo ed energie a noi ragazzi. Conservo un bellissimo ricordo di quegli anni, sia da ragazzino, che poi da giovane, in seguito, da educatore.
L'esigenza di un cammino più radicale, la conoscenza con alcune persone che mi parlavano dei poveri del Brasile e l'esperienza di alcuni campi di lavoro estivi mi portarono a conoscere l'operazione Mato Grosso, movimento giovanile che cerca di avvicinare tanti giovani e contagiarli in una splendida avventura: scoprire il senso vero della vita, donando tempo, energie, lavoro, soldi per i poveri; per qualcuno, sia famiglie che giovani, questo ha significato lasciare tutto e partire per la missione, proseguendo in America Latina il cammino iniziato in Italia.
Anche per me è stato un po' così: sono partito la prima volta nel '93, facendo un periodo di quattro mesi in Brasile; una volta tornato, continuando a lavorare in Italia con l'Operazione Mato Grosso, sono poi ripartito per il Brasile per una permanenza di due anni. La vicinanza con i poveri, il tentativo di prendermi veramente a cuore i ragazzi e i giovani brasiliani, mi hanno aiutato a mettere a fuoco il desiderio di regalare tutta la vita a Dio e agli altri.
Così entrai in seminario in Brasile, feci i due primi anni e poi tornai in Italia per terminare gli studi e la formazione; mi accolse il vescovo di Ascoli Piceno, mons. Silvano Montevecchi, il quale ha particolarmente a cuore l'oratorio, i giovani e la Carità.
Tra poco sarò ordinato prete, per poi mettermi a servizio della Chiesa e del popolo di Dio, per il momento nella diocesi di Ascoli, ma spero un giorno di poter tornare in Brasile in mezzo ai poveri. Chiedo a Dio la capacità di riuscire ad essere "padre" rimanendo "ragazzo", capace di accogliere e di volere bene, di donare tutto senza riserve, di riuscire a trasmettere il desiderio di una vita spesa dietro l'avventura della Carità: e nell'accorgermi dei miei tanti fallimenti, la capacità di saper chiedere perdono...".
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06/12/2003
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