Deposito. E' proprio questo il nome col quale è stato registrato al Catasto il locale di un condominio della periferia montegiorgese. 

Secondo l'amministratore condominiale, sembrerebbe che il magazzino ( abilitato all'esclusivo deposito di merci non deteriorabili) sia stato rilasciato ad un gruppo di cittadini montegiorgesi di religione musulmana dietro regolare contratto di affitto.

Il problema, a questo punto, sarebbe non tanto la verifica della regolarità del contratto, ma i problemi che da qualche tempo i nostri 'cugini d'oltremare' stanno creando agli inquilini del condominio. Un viavai continuo di auto, il rimbombo delle preghiere cantate al microfono, la corrente che salta per lo scarso voltaggio: questi i motivi del malcontento condominiale.

'Venerdì sera non riuscivo ad addormentarmi per le voci provenienti dalla moschea. Il mio appartamento si trova proprio sopra al 'centro di preghiera- spiega un'inquilino -all'inizio venivano solo il sabato, oltretutto pregavano in silenzio, ma ora si riuniscono almeno tre volte la settimana, e negli ultimi giorni, in occasione del Ramadan, gli incontri si ripetevano anche più volte al giorno'

Ripercorrendo le tappe dell'appartamento incriminato vediamo che, da anni, uno dei suoi locali è stato adibito a sala prove da un batterista, che lo stesso magazzino per un periodo di circa sei mesi ha ospitato una palestra di judo per bambini, oltre ad una scuola di musica, stavolta per due anni consecutivi.

A detta di qualcuno, inoltre, sembrerebbe che le attività sopra elencate siano state esercitate abusivamente. Intanto le forze dell'Ordine suggeriscono ai condomini di contattare un legale.