L'Alzheimer è una malattia che richiede impegno alle famiglie nell'assistenza ai malati e che sulle famiglie grava per almeno l'80% dei costi per medicinali e cure di vario tipo. "Pubblico" qui vuol dire sia "servizio sanitario nazionale", sia cooperative di volontari, sia iniziative dei servizi sociali dei Comuni. Nei prossimi mesi a San Benedetto aprirà per esempio un centro diurno per questo tipo di malati.

Ieri intanto (sabato 22 novembre) si è svolto il II° convegno su "Come convivere con un malato di Alzheimer", organizzato dall'Associazione Italiana Malati di Alzheimer (Aima, sezione di San Benedetto), in collaborazione con le cooperative sociali "l'Oleandro" e "Biancazzurro". L'incontro si è svolto nei locali di quest'ultima cooperativa (in via Sgattoni), a partire dalle 9.

Il tema dell'assistenza ad un malato di Alzheimer è stato trattato da molti punti di vista, a partire dalla storia della malattia, che fu descritta per la prima volta nel 1906 da Alois Alzheimer, neuropsichiatra tedesco, in una donna di 51 anni che presentava perdita della memoria, cambiamento del carattere, delirio di gelosia, incapacità a provvedere alle cure domestiche. Nel corso dei diversi interventi è stato fornito almeno un motivo di ottimismo per il futuro, per gli orizzonti definiti "importanti" che si stanno aprendo nella ricerca medica contro questa malattia.

Nella prima sessione della giornata, moderata dal dott. Curatola (direttore dell'U.O. di Neurologia della Asl 12 di San Benedetto) della cura ad un malato di Alzheimer sono stati toccati gli aspetti etici (mons. Monti della Diocesi di Fermo, assistente diocesano dell'Associazione Medici Cattolici Italiani), clinici (dott. Osvaldo Scarpino, direttore dell'Unità Operativa di Neurologia dell'Inrca di Ancona), terapeutici (dalla farmacoterapia alla contenzione: ne ha parlato la dott.ssa Cristina Paci, dirigente medico dell'U.O. di Neurologia della Asl 12).

Nella seconda sessione (moderatore il dott. Sabatini, direttore dell'U.O. di Geriatria Asl 12), si è trattato di rete di servizi (dott. Infriccioli, dirigente medico dell'U.O. di Geriatria Asl 12), delle strategie della stessa Asl 12 su questo versante (dott.ssa Picciotti, del Distretto Sud Asl 12), del ruolo delle cooperative sociali (dott.ssa Ciarrocchi, presidente della cooperativa "l'Oleandro").

Nel pomeriggio, infine, moderati dalla stessa dott.ssa Picciotti, sono intervenuti il dott. Pardi (medico generico e animatore e tutor Simg) sull'importanza della diagnosi precoce, la dott.ssa Quarticelli (assistente sociale Asl 12) sul ruolo della famiglia e l'avv. Viccei sugli aspetti medico-legali.

La giornata si era aperta con i saluti del vescovo della diocesi di San Benedetto, mons. Gestori, del vice sindaco del Comune di San Benedetto Piunti, del commissario straordinario della Asl 12, dott. Mauro Marabini, del presidente del Consiglio Provinciale Maroni, del presidente della Provincia di Ascoli Colonnella, della dott.ssa Rossini (assessore provinciale alle politiche sociali), dell'onorevole Scaltritti.