Il nuovo diritto societario cambia le coop
| A 'Coopernico, cooperative in fiera' si è parlato della riforma del diritto societario e dell'incidenza che la nuova legge avrà sulle cooperative
"Cooperative al bivio: la riforma del diritto societario", un confronto fra operatori, addetti e soci del mondo cooperativo, che si è svolto ieri pomeriggio all'interno di 'Coopernico', la fiera delle cooperative presente al 29° "PromoMarche", organizzato dalle quattro centrali cooperative delle Marche (Agci, Confcooperative, Legacoop, Unci) e da Cooperstudi, il Centro studi della cooperazione marchigiana.
"La riforma del diritto societario è una riforma di sistema perché individua nuovi modelli societari in taluni casi ignoti al disegno del codice civile vigente - ha spiegato Andrea Zoppini, componente Commissione Vietti, che ha elaborato il testo di legge -, la società a responsabilità limitata delineata nella riforma, infatti, non ha nulla a che fare con la srl quale oggi conosciamo e il mondo delle società cooperative si arricchisce di un nuovo tipo di società, la società cooperativa a mutualità non prevalente che rappresenta, in termini di disciplina, di struttura finanziaria, di fisco, qualcosa di radicalmente innovativo, una rivoluzione 'copernicana'.
I principi di questa legge delega hanno l'obiettivo di rendere le imprese e l'ordinamento italiani più competitivi, favorendone la crescita e la capitalizzazione, principi che sono assolutamente compatibili con la funzione mutualistica delle società cooperative".
Dalla riforma del diritto societario possono emergere anche soluzioni per risolvere il problema della sottocapitalizzazione delle cooperative. "Le risposte sono orientate su tre punti - ha detto Zoppini -, la disciplina delle riserve indivisibili, quella degli utili di esercizio e della remunerazione del capitale e quella degli strumenti finanziari. Un altro istituto che viene introdotto è quello dell'autonomia statutaria, che può essere vista come un'opportunità per le coop ma anche come un pericolo, visto che la missione delle società cooperative è, inoltre, quella di preservare valori sociali condivisi".
Il presidente nazionale dell'Unci, Luciano D'Ulizia, ha lanciato un appello: "battiamoci per difendere il ruolo delle cooperative, per una maggiore unità del settore". Oltre a sottolineare i cambiamenti sul fronte fiscale, conseguenti alla riforma del diritto societario, il presidente ha posto l'accento sui temi legali-giuridici delle cooperative. "Non dimentichiamoci - ha proseguito D'Ulizia - che le cooperative sono le uniche, attualmente, ad aver fornito in campo nazionale occupazione. I dati parlano di oltre il 25%, pari a 440 mila posti di lavoro: da basi Istat, il 6% del Pil. Siamo noi quindi a creare, in controtendenza a tutti e tutto, occupazione. Per questo il rapporto lavoro capitale si è invertito. Una conquista che ci rende forti, con la quale dobbiamo far capire al Governo il nostro ruolo, che non va sottovalutato né snobbato".
Massimo Lanzavecchia, vice presidente di Cooperstudi, concludendo il convegno, ha sottolineato che "questa iniziativa è la prima uscita pubblica di Cooperstudi, che ha l'obiettivo di unire la cooperazione sotto un unico Centro studi regionale, formato dalle quattro centrali cooperative, con un filo comune, non solo quotidiano ma anche culturale unitario".
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15/11/2003
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Betto Liberati