"La città dei cittadini"

Dietro questo slogan si cela il lavoro di chi si sta organizzando per mettere in piedi un'alternativa all'attuale coalizione di governo, in vista delle prossime elezioni amministrative.

Partiti politici - Democratici di Sinistra, Italia dei Valori, la Margherita e Rifondazione Comunista - ma anche la libera comunità culturale Il Labirinto, le associazioni La Città che Vogliamo, L'Altritalia e Progetto Hedra: gente che è accomunata  da un elemento preciso: la non condivisione dell'attuale modo di amministrare.

"Vogliamo ripartire dalla partecipazione, da quell'elemento che, secondo noi, è fortemente mancato nel corso di questo mandato elettorale e che, invece, dovrebbe essere il motore dell'intera vita cittadina - ha commentato il capogruppo dei Ds, Aronne Perugini, nel dare voce al pensiero di tutti coloro che sono coinvolti nel progetto - Siamo ben lieti di collaborare con tutti i cittadini, senza distinzioni socio-culturali o politiche, che si vogliano impegnare direttamente, o soltanto per esporre le proprie idee e per avanzare proposte, ma che non condividono l'attuale modo di amministrare la città".

Unica pregiudiziale, ribadita con forza, è che non debba trattarsi di gente che abbia a che fare con l'amministrazione attuale.

Per partire dal massimo coinvolgimento dei cittadini si è voluto scegliere un luogo di confronto adatto a ciò: una sede, in Viale Zaccagnini, un luogo di ritrovo, non la sede di un partito, che da ora fino alle elezioni si vuole caratterizzare quale laboratorio di idee aperto a tutti coloro che vogliano parlare di politica e del futuro della città.

Da questi presupposti è nata l'idea dello slogan che, precisa Perugini, non necessariamente sarà la denominazione della lista civica che sarà costituita alla fine di questo percorso.

"La città dei cittadini è una denominazione che rappresenta la volontà di restituire ad ogni cittadino quel diritto all'uguaglianza e alla pari dignità che, troppo spesso, con questa  amministrazione sono mancati - ha chiarito Perugini - e simboleggia la partecipazione, concetto in merito al quale non finiremo mai di insistere. Noi crediamo in un modo diverso di amministrare la città, che dia spazio alle idee della gente e non sia frutto di decisioni prese nelle stanze della politica".