E' stato l'aumento del 300% per le concessioni demaniali a scatenare le ire degli operatori balneari. Un aumento che sarebbe contemplato all'interno di un emendamento della nuova finanziaria e su cui gli operatori di tutta Italia sono pronti a dare battaglia.

Pochi gioni fa proprio di fronte al palazzo di Montecitorio una delegazione della Confcommercio capitanata da Riccardo Padovano di Pescara vice presidente nazionale degli operatori di spiaggia ha protestato vivacemente contro gli articoli 20, 21 e 22 di questo emendamento che però sembra già aver superato l'approvazione del Senato.

"Si tratta di un emendamento troppo penalizzante - ha precisato Giuliano Remia presidente locale della Confcommercio - e non solo per Porto San Giorgio, ma per tutte le città costiere che lavorano con il turismo. Siamo pronti a mobilitarci per controbattere a questa legge".

La stessa Confcommercio ha già individuato le linee guida per questa battaglia, principalmente tre. La prima di sensibilizzare i parlamentari sulla questione prima che si arrivi alla votazione delle Camera. Secondo presentare alla prossima conferenza fra Stato e Regione le motivazioni degli operatori balneari esposte dagli assessori di tutte le città costiere.

Infine anche se si tratta del punto principale la partecipazione il prossimo 5 novembre a Pescara alla riunione dei rappresentati di tutte le città costiere di Marche e Abruzzo, riunione dove si deciderà come promuovere la protesta prima che arrivi alla Camera.