L'avvocato Gabriella Ceneri scuote la polvere da sotto i calzari e denuncia tutti alla Procura della Repubblica. Si chiude con questa clamorosa assunzione di responsabilità la vicenda politica della dirigente regionale d'Azzurro Donna Marche ed ex assessore delle politiche sociali del Comune di San Benedetto del Tronto, in Forza Italia.
 La revoca dell'incarico alle politiche sociali, voluto dal partito tramite il sindaco, e una costante esclusione nonostante i meriti riconosciuti, sono alla base della decisione. 
Ieri le dimissioni ufficiali, annunciate con una conferenza stampa nel suo studio privato a San Benedetto.

 "Si tratta di una decisione matura, sofferta e dolorosa> ha spiegato <diretta conseguenza delle azioni penali che ho deciso di intraprendere".
Ella fa riferimento, in sostanza, a documento inviato all'autorità giudiziaria che consta di 8 pagine e 64 allegati nei quali si domanda di perseguire e rintracciare i presunti responsabili di una campagna denigratoria architettata nei suoi confronti. "Rappresentando i fatti, ho voluto dimostrare che sono stata diffamata anche a mezzo stampa e con un uso distorto di questa, che c'è stata un'indebita pressione nei miei confronti per costringermi alle dimissioni dall'incarico amministrativo e che mi sono stati attribuiti fatti non veri al fine di screditarmi come pubblico amministratore. Il tutto ha esulato dal merito".

"Devo dire che ho atteso l'ultimo giorno utile prima di agire. Attendevo segnali di distensione che non ci sono stati dai vertici del partito i quali hanno invece avuto un atteggiamento d'esclusione nei miei confronti. Aggiungo che questa mia azione non è assolutamente legata alla nomina di Remigio Ceroni a coordinatore regionale, sebbene egli si sia pilatescamente lavato le mani di questa questione, così come molti altri non si sono mossi".
A cominciare dai vertici del partito di Roma.

"Non sono io che lascio Forza Italia ma è questa che ha abbandonato me" ha precisato la Ceneri. "Dallo stesso presidente Berlusconi non ho trovato alcun sostegno. Tutto questo s'inserisce in un quadro di sue scelte politiche sulle quali sono molto critica. Inoltre anche altri personaggi mi hanno fatto mancare la loro solidarietà. Laura Bianconi, l'ex coordinatrice regionale si poteva sforzare di più, mi sono rivolta alla Armosino, al ministro Prestigiacomo visto che sono stata la donna che nelle Marche ha ottenuto le maggiori preferenze".

Ringrazio invece tante donne, associazioni, enti e responsabili per le Pari Opportunità che mi sono state vicine e hanno avuto il coraggio di esporsi pubblicamente a mio sostegno. Non dimenticherò quest'appoggio della società civile.
Insomma uno j'accuse generale preludio alla migrazione verso altri lidi.
"E' ancora prematuro. In ogni modo posso assicurare che non lascerò la politica. Sono una moderata ed una cattolica. Certo, non penso ad un partito confessionale, eppure ritengo di rimanere coerente con la mia formazione umana e politica".

Anche Alceo Spinozzi, marito della Ceneri, ha contestualmente annunciato le proprie dimissioni dal partito. Ed altri esponenti marchigiani sono sul punto di farlo. Un effetto domino che non tarderà a verificarsi.