Per tutto il pomeriggio di oggi (venerdì 24 ottobre) si è svolto all'auditorium del Comune di San Benedetto un convegno organizzato dagli esponenti dell'Ulivo cittadino. Titolo: "Idee in movimento per un nuovo turismo". Partecipanti: oltre a Nino Capriotti (capo gruppo comunale dello SDI), rappresentanti della Provincia di Ascoli Piceno (l'assessore alla Cultura Verducci), della Regione Marche (l'assessore al Turismo Rocchi e quello al Bilancio Agostini, il consigliere dei Verdi Pietro D'Angelo), esperti del tema (Alessandro Tortelli, direttore del Centro Studi Turistici di Firenze, Carlo Valentino, ex presidente della Federazione Italiana Sport Invernali, Renato Novelli, docente di "Sociologia del turismo e del tempo libero" presso l'Università di Ancona e Roberto Piccinini, presidente dell'Azienda Promozione Turistica Regionale). Moderatore Remo Croci (giornalista TG5), introduzione di Nino Capriotti.

In tutti gli interventi è stata citata la duplice parola d'ordine: qualità e integrazione dell'operato degli operatori presenti sul territorio. Di qui ulteriori sfaccettature: per esempio la necessità di investimenti pubblici per aree verdi, piste ciclabili, strutture sanitarie d'emergenza, sicurezza, sostegno alle imprese (Capriotti e D'Angelo. Mentre Rocchi ha ricordato i fondi recentemente stanziati dalla Regione a sostegno degli investimenti).

E la necessità di investimenti privati, che più d'uno ha visto come conseguenza dei primi (polemica, verso la fine della giornata, tra D'Angelo e Domenico Mozzoni, ex presidente dell'Associazione Albergatori di San Benedetto: il primo lamentava la non impeccabile professionalità degli albergatori locali, il secondo ha urlato gli sforzi che a suo dire vengono già fatti, quotidie, dagli imprenditori).

Qualità del turismo ed integrazione degli sforzi di tutti gli operatori sono apparsi un solo tema: ristrutturare le strutture esistenti, crearne di nuove (Rocchi: "anche grazie alla Regione in pochi anni sono triplicati nell'entroterra i "Bed & breakfast", gli agriturismi, le "country house"").

Non più soltanto turismo balneare, ma anche turismo d'arte e ambientale: per esempio valorizzando la Sentina, facendone "un enorme parco urbano per l'intero territorio provinciale"  (Verducci). E poi l'importanza del Palacongressi ("attualmente una cattedrale nel deserto, ma con enormi potenzialità per il turismo congressuale", D'Angelo).

Degli attuali orientamenti dei turisti hanno invece parlato Tortelli e Novelli: il turista tende oggi a fare più vacanze, ma per periodi più brevi. Sicché, secondo Novelli, si dovrebbero "organizzare le tendenze, per esempio attraverso "mappe delle attività" che un territorio offre e non più attraverso le solite "mappe mare-monti": offrire paesaggi interiori prima ancora che paesaggi fisici".

Politica. Agostini e Rocchi hanno parlato della necessità di una "denuncia politica della Legge Finanziaria 2004, che non prevede alcuna risorsa destinata al turismo e aumenta i canoni demaniali del 300%", mentre Nino Capriotti ha indicato le priorità per San Benedetto, trascurate a suo dire dall'attuale Amministrazione comunale: "siamo una città che fa turismo da 50 anni, dobbiamo mantenere il nostro spirito pionieristico. Abbiamo bisogno di un Piano Regolatore che preveda spazi per nuovi alberghi, di trasporti pubblici migliori, ma anche di parcheggi".

Fine del convegno intorno alle 8, ora di cena. Residua una domanda. Tutti hanno parlato della necessità di "fare sistema" e di integrare l'operato dei molti operatori, pubblici e privati. Come mai, allora, non erano a parlarne anche i rappresentanti di altre città, per esempio quelle d'arte: Ascoli e Fermo?