Botta e risposta tra Rosini e Lorenzetti sulla Piceno Consind
San Benedetto del Tronto | Il dissidente interroga, l'assessore replica.
Consiglio comunale di martedì: il capogruppo della Lega Nord, Vincenzo Rosini, interroga il sindaco, Domenico Martinelli.
"Premesso -interpella Rosini- che il nostro Comune partecipa con alcuni rappresentanti all'assemblea generale di Piceno Consind ed ha un rappresentante in esecutivo nella persona dell'esponente diessino Ilario Persiani; considerato che la maggioranza dei rappresentanti all'assemblea è espressa dalla Cdl; constatato che la partecipazione al citato consorzio costa ai cittadini di San Benedetto svariate migliaia di euro all'anno; la interrogo per conoscere: il costo esatto che i cittadini di San Benedetto pagano per far parte dell'ex Nucleo Industriale di Ascoli; quali sono i vantaggi per il Comune (visto che non ha aree in detto consorzio) oltre a quello di avere qualche poltrona retribuita da assegnare ai politici di turno; quale sia l'incidenza politica ed amministrativa dei nostri rappresentanti in seno al consorzio e quale sia stata finora l'attività effettivamente svolta a favore di San Benedetto; se ritiene il rapporto costi/benefici favorevole al nostro Comune e, in caso negativo, se non sia seriamente da considerare l'uscita di San Benedetto dal consorzio medesimo; quali, in caso positivo, sono i criteri con i quali verranno scelti gli uomini per rappresentarci all'assemblea costituenda".
Risponde l'assessore alle Attività Produttive, Marco Lorenzetti: "L'importo esatto che la città investe nel Consorzio per la industrializzazione delle valli del Tronto, Dell'Aso e del Tesino è, come deliberato dal Consiglio comunale in sede di approvazione del bilancio preventivo 2003, pari a euro ventitremila ottocentoquarantadue. La cifra risulta pressoché invariata a far data dal 1999, anzi rispetto all'anno 1999 risulta diminuita. L'amministrazione ritiene estremamente importanti i benefici in materia di sviluppo e occupazione del Consorzio.
In particolare i comuni facenti parte del Consorzio Industriale di Ascoli si sono uniformati al principio di non attrezzare o inserire nei propri comuni grandi agglomerati industriali, ma hanno indirizzato la politica di sviluppo industriale individuando aree circoscritte e vocate a valenza intercomprensoriale.
Tale scelta si è dimostrata particolarmente efficace nei riguardi della nostra città, salvaguardando e favorendo lo sviluppo delle sue elevate capacità turistiche. Si è sviluppato un importante agglomerato industriale nella vallata tra i comuni di Monteprandone e Monsampolo nel quale sono confluite anche diverse iniziative degli imprenditori sanbenedettesi, oppure che hanno spostato la propria industria in detta area, decongestionando inoltre la città. San Benedetto nel contempo non ha subito ostacoli nell'incremento delle attività turistiche.
Il consorzio negli anni ha realizzato lungo la vallata del Tronto importanti opere negli agglomerati di competenza, per lo sviluppo economico e sociale del territorio e per il miglioramento della salvaguardia ambientale. Attualmente il principale impegno del consorzio è rivolto alla metanizzazione e alla depurazione con il recupero delle acque da immettere nell'acquedotto industriale, peraltro già funzionante attraverso la captazione dell'acqua con pozzi artesiani. Da tempo ormai hanno avuto esito positivo gli sforzi per la realizzazione dell'autoporto al servizio del trasporto merci su gomma e lo sportello unico a favore delle aziende.
I benefici ricavati dalla partecipazione al consorzio da parte Comune di San Benedetto del Tronto in relazione alla salvaguardia ambientale e sviluppo turistico sono risultati certamente di gran lunga superiori agli esigui conferimenti annui corrisposti.
La città di San Benedetto ha sempre partecipato direttamente all'attività amministrativa, alle scelte ed alla programmazione del Consorzio. I suoi rappresentanti hanno sempre fatto parte oltre che del consiglio generale consortile anche del comitato direttivo, organo esecutivo dell'Ente".
Per quanto riguarda l'eventuale uscita dal consorzio si informa che la partecipazione degli enti al Piceno Consind, tra cui anche quella del Comune di San Benedetto è sancita direttamente dalla legge Art. 2 Legge Regionale n. 7 del 7 marzo ottantaquattro. Ciò ne consegue a nostro parere che anche la eventuale cessazione di tale partecipazione potrebbe essere disposta esclusivamente con provvedimento legislativo regionale, risultando a tal fine manifestatamene insufficiente un eventuale provvedimento amministrativo di recesso adottato da questa amministrazione.
L'amministrazione è comunque pronta ad accogliere sue specifiche proposte in merito per un'attenta e collegiale decisione in merito, al fine di perseguire interessi generali di sviluppo economico della città".
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01/10/2003
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Betto Liberati