Si tratta di una situazione che si ripresenta periodicamente due tre volte all'anno, quando cioè l'impianto deve approvigionare i materiali per la cottura. In questi giorni infatti diversi camion starebbero transitando nel quartiere con materiale sabbioso e arenario da depositare all'interno della fornace. La polvere che cade dai mezzi pesanti finisce a terra e basta anche un auto per alzare un gran polverone.

"Quando piove il problema si avverte di meno - spiega Marisa Lucci - ma basta che si asciughi perchè si sollevi un gran polverone. Una situazione che ci costringe a barricarci in casa per non essere invasi. L'altro problema è la velocità con cui molti mezzi transitano in via Nibbi, una strada stretta e dissestata dove fra le altre cose si trova anche un asilo nido". Una situazione che rimarrà così per altri dieci giorni, infatti, normalmente per riempire i depositi della fornace sono necessari circa 10 - 15 giorni. L'amministrazione precedente aveva proposto un'iniziativa per lo smantellamento della struttura, offrendo la garanzia al proprietario nel caso che avesse spostato la fornace in una zona lontana dal centro abitato di rendere residenziale l'area aumentandone considerevolmente il valore.