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L'Istituto d'Arte di Ascoli attende la ‘messa a norma'.

Ascoli Piceno | L'anno scolastico inizia regolarmente, ma senza certezze sugli interventi strutturali.

di Giovanni Desideri

Via III Ottobre 18, Ascoli Piceno: è l'indirizzo dell'Istituto d'Arte 'Licini', una delle 23 scuole superiori della provincia di Ascoli Piceno che riaprono oggi, lunedì 15 settembre. Questa è forse la scuola con il più grande bacino di utenza, studenti e professori arrivano da molti posti diversi, dall'entroterra ascolano, da San Benedetto, dal vicino Abruzzo. Uno studente arriva da Amatrice, in provincia di Rieti. In complesso, il 75% degli studenti è costituito da pendolari (e del resto gli Istituti d'Arte presenti sul territorio provinciale sono due: oltre a questo, quello di Fermo. A Porto San Giorgio c'è invece un Liceo Artistico).

Gli studenti iscritti alla fine di agosto erano circa 480, divisi in 25 classi (5 prime classi, nessuna per il corso di 'Fotografia', per mancanza di richiesta), 5 indirizzi di studio, di cui 3 'ordinari' ('Grafica', 'Pubblicitaria', 'Fotografia') e 2 'sperimentali', nell'ambito del progetto 'Michelangelo' ('Grafica e filmica', 'Beni culturali').

C'è anche un corpo distaccato della scuola, a circa 50 metri di distanza, presso la ex palestra dell'Ipsia. Lì sono ospitate 3 classi della sezione 'Beni Culturali' e 2 laboratori. "Il riaccorpamento, ci dice la preside, per il momento non è nemmeno ipotizzabile".

Gli insegnanti sono 71. Di questi, poco meno del 40% arriva ogni mattina da San Benedetto, da Acquaviva, dalla provincia di Teramo. Il personale non docente, infine, è composto da 17 persone, 1 bidello in meno rispetto allo scorso anno.

La professoressa Marisa Salvatori, anni di esperienza nelle scuole sia come insegnante sia come dirigente, è la nuova preside, insediatasi il primo settembre: "non abbiamo insegnanti da nominare, né personale non docente. Tutti i posti sono regolarmente coperti, siamo al completo".

"I nostri insegnanti, dice ancora la Salvatori, sono architetti, pittori, scultori: veri artisti, con una fama almeno regionale. Sono arrivata da poco, ma mi dicono che la nostra scuola sia il miglior Istituto d'Arte delle Marche insieme a quello di Urbino. Offriamo una formazione molto valida. Dopo 3 anni, per esempio, già si consegue il titolo di 'maestro d'arte'. E anche come popolazione scolastica abbiamo una discreta tenuta, nonostante il calo demografico generalizzato".

Le ore di lezione sono 40 per gli indirizzi di studio sperimentali, 39 per quelli ordinari. Le tasse di iscrizione all'Istituto d'Arte di Ascoli sono minime per il primo anno (intorno ai 5 euro). Si aggirano invece sui 60 euro per le altre classi, cifre che comprendono i materiali impiegati durante l'anno scolastico.

Progetti? "Quest'anno intendiamo migliorare le collaborazioni con l'Accademia di Belle Arti di Macerata e con la Facoltà di Architettura di Ascoli, distaccamento dell'Università di Camerino. Gli studenti dell'ultimo anno, per esempio, potrebbero ottenere alcuni 'crediti formativi' seguendo da noi lezioni tenute da docenti di quelle istituzioni. Inoltre vorremo approfondire la collaborazione con altri Istituti secondari, per esempio l'Istituto d'Arte di Fermo. Ma abbiamo anche altri progetti, per esempio sulla fotografia: per quest'anno vorremmo istituire dei corsi serali aperti al pubblico e finanziati con fondi dell'Istituto. Più a lungo termine, poi, vorremmo trasferire a San Benedetto l'intero corso di 'Fotografia'. Per i nostri studenti, infine, vorremo istituire corsi di specializzazione post-qualifica, da finanziarsi con i fondi europei gestiti dalla Provincia".

Sull'edilizia scolastica vengono le dolenti note: "la competenza sulle scuole superiori è passata negli ultimi anni dai Comuni alla Provincia. Questo ha creato diversi rimbalzi di competenze, nel nostro caso tra la Provincia e il Comune di Ascoli, anche se ultimamente la situazione si è chiarita definitivamente. La nostra scuola, in ogni caso, resta forse l'unica sulla quale la Provincia non sia ancora intervenuta, nonostante l'appalto già assegnato per la messa a norma dell'impianto elettrico: quando verranno eseguiti davvero i lavori? Non si sa".

La particolarità della scuola, come si intuisce, sono i laboratori, nei quali vengono realizzati i progetti che studenti e professori elaborano nel corso della prima parte dell'anno. Dopo averli perfezionati, appunto, si passa alla fase della realizzazione. Dice ancora la preside: "la messa a norma degli impianti della scuola è il nostro più grosso problema ed è un problema particolarmente accentuato per quanto riguarda i laboratori. Per esempio andrebbero messe a punto le cappe di aspirazione, utili contro le esalazioni tossiche di certi materiali. Anche su questo non so quali potranno essere i tempi".

Persino il già fatto sembra un 'da farsi': "la Provincia ha realizzato una scala esterna di sicurezza e un ascensore. Abbiamo anche avuto il collaudo, ma la relazione che ho ricevuto è 'provvisoria'. Cosa voglia dire una 'relazione provvisoria' non l'ho ancora capito. Io da parte mia sono costantemente in contatto con il responsabile della sicurezza della scuola, l'architetto Elio Fontana. Ma un altro grande problema che abbiamo è quello della mancanza di una mensa ed un altro problema su cui non si possono fare previsioni quanto ai tempi".

Questo è tutto. L'anno scolastico inizia tranquillamente?

15/09/2003





        
  



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