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Operette con la nona edizione del festival ‘Baci dal mare'

Grottammare | Da stasera, venerdì 8 agosto, a domenica 10, tre rappresentazioni in programma.

Da stasera, venerdì 8 agosto, fino a domenica 10, va in scena a Grottammare, presso il giardino comunale (ore 21,30), la nona edizione del festival dell'operetta 'Baci dal mare', rassegna curata dalla Compagnia Italiana di Operette. In programma, nell'ordine, 'Il paese dei campanelli', 'Cin cin là' e 'La vedova allegra'.

La biglietteria del festival si trova presso l'assessorato alla cultura ed è aperta con orario 10-13 e 17-20. Abbonamenti a 25 euro, biglietti numerati 10 euro, non numerati 7.

Le operette in cartellone. 'Il paese dei campanelli' è ambientato in una immaginaria isola olandese. Questo nome è dovuto al fatto che su ogni casa c'è un piccolo campanello. La leggenda narra che se una moglie tradisce il marito, il campanello della casa in questione suonerà e tutti verranno a sapere quello che è successo. Anche se nessuno li ha mai sentiti suonare, gli abitanti non hanno il coraggio di dimostrare il contrario. Tutto nel paese resta tranquillo fino all'arrivo di una nave militare inglese, costretta all'attracco nel porto. Gli ufficiali scendono a terra e… accade l'inevitabile! Hans, il comandante fa suonare il campanello con Nela, Tom lo fa suonare con BonBon e La Gaffe, per imperdonabile errore, con Pomerania, la donna più brutta del paese. La Gaffe purtroppo combina un'altra gaffe: arrivano sull'isola le mogli degli ufficiali e senza colpa, rifanno suonare i campanelli con i mariti. La leggenda narra che se un giorno ogni cento anni i campanelli resteranno muti, non suoneranno mai più. Quel giorno cade proprio durante la sosta degli ufficiali. Tutti sono avvertiti, nessuno vuole trasgredire, ma c'è la Gaffe che, suo malgrado, riesce a rovinare tutto. Gli ufficiali ripartono con le mogli e sull'isola per altri cento anni esisterà ancora l'incubo dei campanelli.

'Cin Cin Là', di Carlo Lombardo, con Maria Rosa Congia e Carlo Vitali. Musica Virgilio Ranzato. Regia di Carlo Lombardo Siamo a Macao. La giovane e timida principessa Myosotis sta per sposarsi ma è triste perché deve abbandonare i sogni e i giochi della fanciullezza. Anche il principe Ciclamino, suo promesso sposo, è triste per gli stessi motivi. A Macao c'è l'usanza che, durante il periodo di fidanzamento di una principessa, ogni divertimento e ogni lavoro vengono sospesi. In questo periodo giunge a Macao la bella Cin Cin La, attrice cinematografica francese, assieme a Petit Gris il suo accompagnatore ufficiale, innamorato cotto di lei. Il mandarino di Macao Fonky, padre della principessa Myosotis, decide di affidare i due giovani alle esperte cure di Cin Cin La. La bella attrice prende a cuore la cosa e si dedica con particolare interesse all'emancipazione del principe Ciclamino. Petit Gris viene colto da un furibondo attacco di gelosia per vendicarsi, rivolge le proprie attenzioni alla principessa. Ciclamino che ha preso gusto alle "lezioni", s'innamora di Cin Cin La e la vuole sposare; ma l'attrice saggiamente gli spiega che lei non può e non vuole contrarre nessun legame duraturo. Del resto la principessa è ora disposta a lasciare le sue bambole e i suoi sogni e a convolare a giuste nozze con Ciclamino, il che regolarmente avviene fra le più allegre feste di tutta Macao.

'La vedova allegra' di Franz Lehar. Il Barone Zeta, Ambasciatore del Pontevedro a Parigi, riceve un ordine tassativo dal proprio governo: la signore Anna Glavari, giovane vedova del banchiere di corte, deve a tutti i costi risposarsi con un compatriota. Infatti se dovesse passare a seconde nozze con uno straniero, il suo capitale, valuto 100 milioni di dollari, abbandonerebbe la Banca Nazionale Pontevedrina e, per la "Cara Patria", sarebbe la rovina economica. Il Barone Zeta, coadiuvato da Niugus (cancelliere un po' pasticcione), tenta di convincere il Conte Danilo Danilowich, segretario dell'ambasciata di Parigi, a sposare la ricca vedova. Durante una festa che Anna organizza nella sua villa dichiara a tutti gli invitati che intende sposare un francese: il Sig. Camillo De Rossillion. Danilo furioso abbandona la festa. Tutto sembra perduto, ma Niegus, più per caso che per merito, riesce a sciogliere l'equivoco e a far confessare ad Anna e Danilo il loro amore reciproco.

08/08/2003





        
  



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