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Una convenzione a favore dei detenuti

Ascoli Piceno | Questa mattina, presso la Casa Circondariale in Marino del Tronto, è stato siglato un importante impegno sinergico.

di Mauro Giorgi

E' stata ufficializzata questa mattina, in presenza degli organi di stampa, la convenzione fra l'Amministrazione Provinciale, la Direzione Casa Circondariale ed il Centro Locale per la formazione Industriale. L'intesa, sottoscritta dall'assessore provinciale Emidio Catalucci, dalla direttrice del Centro Locale Maria Daniela D'Angelo e dalla direttrice del Super Carcere Lucia Di Feliciantonio, darà l'opportunità ai detenuti comuni di crearsi un vero e proprio impiego di legatoria e rilegatoria dei libri. Dopo il normale corso di 700 ore, in cui oltre al laboratorio ci sono attività di completamento quali l'informatica e l'inglese e corsi di orientamento, queste persone potranno usufruire del laboratorio anche al di fuori del percorso didattico sopra citato.

"Questa convenzione – dichiara la direttrice Di Feliciantonio – è la testimonianza di una sensibilizzazione e continuità in merito alla formazione professionale di un detenuto comune. Una volta terminato il corso di legatoria, prosegue, queste persone devono avere la capacità di lavorare. Non mi stancherò mai di ripetere, infatti, che al detenuto bisogna ridargli il lavoro in quanto è un metodo per fargli riacquisire la dignità perduta. A tal proposito, conclude, bisogna dare concretezza alle belle parole che si sono dette in precedenza".

Dello stesso avviso l'assessore provinciale alla formazione professionale e attive del lavoro Emidio Catalucci:
"Innanzitutto voglio sottolineare l'eccezionalità di poter firmare la convezione all'interno del Super Carcere. Con tale evento, precisa, stiamo ad evidenziare il rinnovo sinergico fra l'Amministrazione Provinciale, Il Centro Locale e la Direzione Casa Circondariale. La pena deve tendere alla rieducazione del condannato e non emarginarlo del tutto – prosegue l'assessore – Il nostro scopo, aggiunge, è quello di restituire alla società una persona pienamente recuperata. Noi, conclude, intendiamo superare il vecchio concetto punitivo delle carceri, che vige ancora in Italia seppur con sviluppi minori, con un concetto rieducativo in cui il detenuto abbia un'altra opportunità di vivere la vita normalmente".

In conclusione l'intervento della direttrice Maria Daniela D'Angelo:
"Questi corsi, che vanno avanti da circa tredici anni, ci hanno sempre creato grandi soddisfazioni. Da quando mi occupo di questa formazione, prosegue, mi sono resa conto delle partecipazione, dell'impegno costante e della volontà d'animo che riesce a sviluppare un detenuto. E' importante, conclude, introdurre questi ragazzi nel mercato del lavoro".

09/07/2003





        
  



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