Sempre più arancione l'entroterra marchigiano
| ANCONA - Il marchio turistico-ambientale 2003 del Touring Club Italiano assegnato a Mondavio e Ostra. Riconferma per Genga, Monterubbiano, Sarnano

I sindaci con le bandiere.
Con Corinaldo, Mercatello sul Metauro, Ripatransone e San Ginesio (premiate nel 2002), le Marche totalizzano nove Bandiere Arancione
Due nuovi riconoscimenti - a Mondavio e Ostra - e tre riconferme - Genga, Monterubbiano e Sarnano (già premiate nel 2001 e sottoposte alla prevista verifica biennale, da parte del Touring Club Italiano, Tci). Sono cinque le Bandiere Arancione che sono state assegnate, nel 2003, alle località marchigiane.
Con quelle conferite nel 2002 - a Corinaldo, Mercatello sul Metauro, Ripatransone e San Ginesio - valide anche per l'anno in corso, la regione totalizza così nove Bandiere Arancione.
Il prestigioso marchio, che certifica la qualità turistico-ambientale dell'entroterra, è stato conferito oggi ai sindaci dei cinque Comuni vincitori dal direttore del Centro Studi Touring Marco L Girolami, alla presenza dell'assessore regionale al Turismo, Lidio Rocchi.
L'iniziativa, che nelle Marche è stata avviata dal Touring nel 2001, in collaborazione con l'assessorato al Turismo della Regione, ha coinvolto quest'anno ben 48 Comuni dell'entroterra, che si sono candidati a ricevere l'autorevole riconoscimento.
Per Genga, Monterubbiano e Sarnano, che avevano già ricevuto la Bandiera Arancione nel 2001 (il marchio, come detto, ha una validità di due anni), si è trattato di una felice riconferma; nel caso di Mondavio, e Ostra questa nuova assegnazione ha premiato la ricerca di qualità condotta dalla amministrazione e dalla cittadinanza.
"Le nove bandiere complessivamente assegnate alla Marche dal Touring Club, in appena due anni - sottolinea l'assessore Rocchi - testimonia la volontà del nostro entroterra di investire su un turismo di qualità, coniugando lo sviluppo economico con la salvaguardia dell'ambiente e delle bellezze artistiche. È la dimostrazione che i piccoli centri marchigiani possiedono le carte in regola per porsi all'attenzione nazionale, soprattutto quando sanno valorizzare le tradizioni, l'enogastronomia e le risorse naturali".
Con questa tornata di assegnazioni marchigiane, le Bandiere Arancione Touring salgono a 56, distribuite in 11 regioni italiane: Marche, Basilicata, Calabria, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Molise, Puglia, Sicilia, Toscana e Veneto.
Il marchio premia quei Comuni dell'entroterra che dimostrano di saper conservare, valorizzare e promuovere le proprie risorse turistiche senza compromettere l'ambiente, il paesaggio e le esigenze delle comunità ospitanti, con particolare attenzione per gli elementi strategici nello sviluppo di un'offerta turistica competitiva: arte e cultura, paesaggio e natura, tradizioni e accoglienza, patrimonio enogastronomico e artigianato.
Ideate nel 1999, le Bandiere Arancione Touring hanno il patrocinio dell'Enit e nel 2001 sono state riconosciute dall'Organizzazione Mondiale del Turismo come esperienza italiana di successo nel campo del turismo sostenibile.
Un successo concreto e misurato in termini di visibilità dagli stessi Comuni assegnatari, che un anno fa si sono costituiti in Associazione e, con il sostegno del Tci, hanno dato vita a numerose iniziative comuni e alla Rassegna annuale, che lo scorso giugno ha visto la sua seconda edizione ad Altomonte, in Calabria.
SCHEDA DELLE CINQUE LOCALITA' BANDIERA ARANCIONE 2003
§ Mondavio. Un'antica cinta muraria racchiude Mondavio (m. 280 - ab. 3.834), la cui poderosa Rocca (1482-94) rivela la mano di Francesco di Giogo Martini. È un piccolo paese dell'entroterra pesarese, ricco di verde e di fiori. Ha conservato intatte nel tempo le testimonianze del suo affascinante passato. Visitando Mondavio si può scoprire un suggestivo panorama, respirare aria salubre, immergersi nell'ombra di secolari giardini, ascoltare gli antichi silenzi che offrono vicoli, palazzi ed angoli caratteristici
§ Ostra. Domina con le mura e il ben conservato nucleo storico (m.188 - ab. 5.901) la valle del Misa. Fino al 1881 si chiamava Montalboddo o Monte Bodio.
Il cambiamento del nome fu deciso per avvalorare la tradizione che vuole Montalboddo discendente dall'antica Ostra, un municipio romano che sorgeva nella valle del fiume Misa, a circa 9 km dall'attuale Ostra, nel luogo detto "Le Muracce", dove è ancora possibile osservare alcuni interessanti resti della città romana.
§ Genga. Raccolta tra fitti boschi sulla cima di un colle nell'alta valle dell'Esino, il paese (m. 322 - ab. 2.006), ancora racchiuso tra le mura del medievale castello, ha dato i natali ad Annibale Della Genga, papa col nome di Leone XII (1823-1829). L'abitato è ricordato soprattutto per le visitatissime grotte di Frasassi.
§ Monterubbiano. In posizione panoramica sulla valle dell'Aso, il paese (m.463 - ab. 2.427) diede i natali al pittore Vincenzo Pagani. Fu un antichissimo insediamento piceno, divenuto poi romano e distrutto dai goti nel V secolo. Diverse chiese antiche sono tuttora visitabili.
§ Ripatransone. Alto sul colle (m. 494 - ab. 4.329) tra le valli del torrente Menocchia e del fiume Tesino, in posizione panoramica, tanto da meritarsi il titolo di Belvedere del Piceno, ha saputo conservare scorci medievali e case dei secoli XV e XVI.
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25/07/2003
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Betto Liberati