Se il dott. Rosini intendeva imporsi alla pubblica opinione per le sue innate e talentuose ilarità tragi-comiche, penso che ci stia riuscendo pienamente. Personalmente ho pieno rispetto per la Lega Nord che difende, con i mezzi che le sono consentiti, le ragioni del suo ingresso in politica.

Non condivido affatto l'atteggiamento irriverente ed offensivo di chi si è autoproclamato Coordinatore Provinciale di detto partito. A prescindere dal fatto che non mi è parso finora di intravvedere altri aderenti al carroccio ascolano (ho concreti sospetti che nella fattispecie si profili la formazione di un partito unipersonale) ,  ciò che mi sbalordisce è la naturale disinvoltura con cui Rosini si permette di elargire a tutti lezioni di condotta morale come se fosse l'unto del Signore.

Don Pio, oggetto di scherno blasfemo da parte dell'ormai noto "dinamitardo" della politica sambenedettese, rappresenta per Porto d'Ascoli ed anche per San Benedetto, una vera e propria istituzione, un uomo capace di spostare coscienze ed orientamenti, non merita, al di là del proprio rispettabile quanto criticabile pensiero, l'attacco irriguardoso e violento del leghista Rosini (ennesima, ghiotta occasione persa per rimanere zitto).

Per quanto riguarda la schiera dei suoi nemici personali che s'infoltisce di giorno in giorno, comincia a diventare un elemento di distinzione e di fierezza essere lontani da cotanto soggetto. Quando poi sbandiera con orgoglio i 370 voti portati alla lista Martinelli bisognerebbe analizzare quanti sono effettivamente farina del suo sacco e quanti sono da attribuire ad altri personaggi che vantavano almeno 300 voti nel proprio carniere e che, per alterne vicende non hanno potuto partecipare alla competizione elettorale.

Una settantina di voti mi sembra un giusto quoziente personale del dott. Rosini, 70 non di più. Per quanto riguarda la sua inappetenza politica (il rifiuto convinto della poltrona), ad onor del vero bisogna osservare che non volendo (o potendo)  per se la poltrona l'ha pretesa per altri, a cui è stata concessa (l'aspetto morale a questo punto va a farsi friggere) e poi ha avuto il grosso merito di fargliela togliere.

Per quel che concerne poi l'elettorato, penso che dopo tutti i suoi tentativi di bonificare il corrotto mondo della politica a tutti i costi, il Gerolamo Savonarola dei nostri tempi avrà la giusta ricompensa che merita, nella speranza che lui e la sua bagnarola nordista non affondino nel laghetto di qualche decina di voti. Ma nonostante tutto al buon Vincenzone Rosini gli vogliamo augurare di continuare in questa sua dissacrante opera di distruzione fino a quando riuscirà a trovare le necessarie sponde ai suoi disegni destabilizzanti. Un ultimo consiglio prima del commiato: la seggiola la usi per sedersi e non per salirci in piedi e farci i sermoni