Sgl Carbon: ancora problemi
Ascoli Piceno | Nonostante la scadenza della deroga nel 2007, la Sgl Carbon potrà continuare la sua attività.
di Mauro Giorgi
Sembra non finire mai la questione legata alla Sgl Carbon. La conferenza stampa odierna, alla quale hanno partecipato il sindaco Piero Celani, l'assessore all'ambiente Alessandro Galosi ed infine Bruno Pagnoni, dirigente del servizio, infatti, ha rappresentato una vera e propria "doccia gelata" sulle speranze di coloro che auspicavano un addio dello stesso stabilimento nel 2007. Ma veniamo con ordine.
Quando nel 1980 fu firmata una convenzione fra comune e Sgl Carbon, il documento prevedeva solo la deroga urbanistica dell'area concessa alla multinazionale che per l'appunto scade nel 2007. Tutto ciò, sta a significare che al momento della maturazione dell'atto l'area tornerà ad essere destinata al verde pubblico e quindi la Sgl Carbon potrà prolungare la sua attività, a patto che non vi siano ampliamenti, ristrutturazioni degli impianti, manutenzioni ed a patto che si operi per migliorare l'impatto ambientale, anche dopo tale scadenza.
"Se ci troviamo in questa situazione - dichiara il sindaco Celani - è perché tutte le precedenti amministrazioni non hanno mai voluto affrontare il problema seriamente. L'unica strada che ci rimane da percorrere, a questo punto, è quella relativa ad un coinvolgimento della multinazionale sulle scelte venture che dovrebbe definire gli impatti di una ipotetica riconversione dello stabilimento. A tal proposito, prosegue, tutto dipende dalla Sgl Carbon, la quale, se non dovesse condividere il piano, renderebbe vano qualsiasi studio. Prima di procedere ad una seconda fase, pertanto, chiediamo alla Regione il reale costo dell'operazione ed, inoltre, l'adesione dello stabilimento".
L'assessore Alessandro Galosi ha cosi proseguito:
"La Sgl Carbon non vuole astenersi al confronto - ha puntualizzato - a patto che si basi su una mediazioni. Senza tutto ciò, prosegue, si andrà incontro a ripetuti contenziosi legali, fatti al Tar, che interromperanno qualsiasi soluzione. In conclusione, aggiunge, la convenzione fatta nel 1980 non ci aiuta a trovare una soluzione per questo grandissimo problema".
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18/07/2003
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