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L'importante era liberasi di un personaggio scomodo come Gabriella Ceneri

San Benedetto del Tronto | Spinozzi: "Nessuna formazione politica è stata mai così folle da arrivare ad un'azione tanto scellerata ed autolesionista".

di Alceo Spinozzi*

Siamo ormai arrivati forse all'ultimo atto di questa sceneggiata che si protrae da parecchi mesi con continue minacce, tentativi di defenestrazione non riusciti, aggressioni immotivate e via dicendo. Finalmente il gruppo consiliare di Forza Italia è riuscito a partorire quanto già provato lo scorso anno: l'atto di sfiducia all'Assessore Gabriella Ceneri. Lo spunto è puramente strumentale, l'avrebbero fatto anche se avesse organizzato una raccolta di fondi per i bambini iracheni.

L'obiettivo era colpire, il pretesto: qualsiasi (se ci ragioniamo un attimo sul Convegno incriminato, sono stati espressi giudizi sulla qualità, sull'organizzazione, sugli invitati e sulle presenze che solo chi avesse partecipato poteva fare e nessuno dei firmatari era presente). Importante è liberarsi di un personaggio scomodo, che non segue le logiche di chi comanda nel partito in questo momento e che, per quanto mi riguarda, non  rappresenta affatto il partito Forza Italia che è tutt'altra cosa. Questi signori che si fregiano del simbolo non sono degni, sempre per quanto mi riguarda, di appartenere a questa formazione politica che, per merito del suo Presidente Nazionale Silvio Berlusconi, ha affascinato una larga parte dell'elettorato.

Questo tipo di comportamenti, assolutamente incomprensibili per l'opinione pubblica, contribuiscono a deteriorare ed indebolire l'immagine di Forza Italia con conseguenti ripercussioni sull'elettorato che si trova  francamente disorientato di fronte ad episodi simili ("se vogliono cacciare uno dei migliori assessori dalla Giunta, che ci possiamo aspettare da queste persone" riferisce la gente comune). Il disegno è apparso chiaro fin dalle prime mosse: come è possibile fare un'interrogazione ad un assessore del proprio partito? Nessuna formazione politica è stata mai così folle da arrivare ad un'azione tanto scellerata ed autolesionista. Oggi, però,  la politica è cambiata.

Una volta si usava il cervello, mentre  qualcuno adesso preferisce usare  qualche altra parte del corpo.  Si dirà che il fine giustifica i mezzi: la Ceneri va eliminata e qualsiasi mezzo è buono. Tanto fra qualche tempo non se ne ricorderà più nessuno. La società dei valori tramonta, quella degli interessi si afferma con spavalda baldanza. A questo punto s'impone una domanda: alla Ceneri chi le restituirà i 220 voti presi dal proprio elettorato? Se consideriamo che nella tornata amministrativa del 2001 il simbolo di Forza Italia (cioè Berlusconi) ha trainato il 50% dei consensi, quelli ottenuti dall'assessore sfiduciato quanto pesano, visto che non potrà nemmeno fare il consigliere comunale? E' eticamente giusto questo? Se il peso elettorale della Ceneri è quasi  equivalente a quello di quattro consiglieri che l'hanno sfiduciata è moralmente possibile avanzare una richiesta così grave da parte di persone di scarsa rappresentanza elettorale? 

Posso comprendere le difficoltà del Sindaco, cui sono legato da profondi sentimenti di amicizia ed affetto e l'imbarazzante situazione che si è presentata. Per carità nessuno pretende che sia obbligato a difendere il suo assessore a spada tratta e nemmeno che sia disposto a sostenerla ad oltranza come avvenne, a parti invertite, alla vigilia della sua candidatura, ma che rifletta attentamente su quello che si accinge a compiere. Sostituire l'Assessore Ceneri come gli è stato chiesto, perché non gode più della fiducia del gruppo di F.I., non è un affare solo del partito in questione, ma riguarda tutto l'assetto politico della Giunta e riguarda anche tutti gli altri partiti. Scaricare un amministratore che ha operato con competenza ed impegno ottenendo, oltre a tangibili risultati,  pubbliche attestazioni di considerazione e stima è una decisione grave e francamente impopolare.

Consentire che venga cannibalizzata una persona che ha affrontato l'esperienza amministrativa con impagabile spirito di servizio verso la collettività è un gesto di basso profilo morale che lede la dignità stessa del primo cittadino che si assoggetta definitivamente ai ricatti di questi personaggi senza scrupolo, diventando permanente ostaggio di questa o quella formazione politica. Non rappresenta il classico tappo per turare la falla e sperare che si possa andare avanti ancora per qualche tempo. I conti vanno regolati immediatamente. E' la gente che lo chiede, che chiede al Sindaco di mostrare più carattere ed autorevolezza e non assecondare continuamente gli appetiti insaziabili di queste belve affamate.

Gli interessi della città vengono sempre dopo: prima sistemiamo la Ceneri, poi facciamo la verifica e magari sistemiamo anche Sestri che non ci piace, poi piazziamo qualche personaggio eccellente a fare il vice-sindaco, in ultimo pensiamo a fare qualche cosa per la città. Dopo aver firmato con tanto di protocollo un bell'impegno scritto ci rivedremo fra qualche mese con l'ennesima crisetta ed ennesime richieste di cambiamento al Sindaco. Il cambiamento reale consiste nel non cambiare affatto e di chiedere a queste persone di assumersi di fronte alla cittadinanza le responsabilità che hanno e di decidere se proseguire in un percorso seriamente fattivo oppure andarsene a casa tutti. Per quanto mi riguarda e per quanto è nelle mie competenze, chiederò l'intervento degli Organi Nazionali del Partito, visto che quello regionale è stato vergognosamente preso a schiaffi dalle medesime persone con un gravissimo atto d'insubordinazione (totale spregio delle regole e dello Statuto) rifiutando l'invito per la verifica disposto dalla Senatrice Bianconi (Commissario Regionale del Partito). Ormai non c'è da stupirsi più di nulla e ci si può attendere di tutto. Certo è che se nemmeno in questa circostanza  interverrà il Partito da Roma con opportuni provvedimenti, prenderò personalmente atto di questa situazione e ne trarrò le dovute conseguenze.

        
 *Delegato di Collegio di FI
  San Benedetto del Tronto

18/07/2003





        
  



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