L'ultima tendenza nella politica sambenedettese è il documento inviato alla stampa, con il quale si dicono le mezze verità, si mandano messaggi trasversali e, soprattutto, si prende posizione sull'Urbanistica. Il bello (ma sarebbe il caso di dire "il brutto") è che suggerimenti, rimproveri e dictat alla maggioranza arrivano anche da gruppi o singoli individui che non hanno ottenuto il consenso degli elettori. Va bene l'intervento del Pri, con 185 voti conseguiti alla tornata elettorale da Antonio Felicetti (ma non erano voti di Forza Italia?). Meno bene quando si alza la voce di Simeone Zappasodi del movimento Il Delfino, che dà giudizi sconclusionati sulla politica del centrodestra.

"Tutti i giorni la stampa locale propina alla cittadinanza notizie, sicuramente vere, ma che i lettori dei giornali rifiutano di credere. I cittadini non riescono a capire da chi sono amministrati, da cantastorie, da barzellettieri o da saltimbanchi da circo. Perché? Non vi è documento o dichiarazione di partito che non venga smentito dalla stampa o dagli eventi il giorno successivo. L'ultimo fatto canzonatorio è il Prg. L'assessore Sestri al quale è stato affidato di redigere il Prg, in precedenza non era uomo della maggioranza, ma all'epoca dell'inciucio fu accettato da tutti i partiti della maggioranza ivi compreso l'on. Scaltritti".

Il buon Zappasodi crede che noi giornalisti abbiamo l'anello al naso e ci beviamo tutto quello che arriva per fax o per posta elettronica. Dunque, secondo l'esimio Simeone, Sestri sarebbe stato incaricato di redigere il Prg. E allora cosa ci farebbe il dott. Bellagamba? Prima di scrivere corbellerie, è pregato di informarsi. Poi dice che FI, compreso Scaltritti, avallò la scelta di Sestri. Ma dove stava l'egregio Simeone durante i giorni della nomina della Giunta da parte di Martinelli? Gli azzurri, secondo accordi presi in campagna elettorale, aspettavano che la delega all'Urbanistica andasse a un loro uomo, invece il Sindaco blindò l'esecutivo, facendo scelte che sta pagando. E la crisi di giunta dello scorso anno fu la conseguenza delle preferenze del primo cittadino. E quest'anno la crisi continua sempre per colpa del Peccato Originale di Martinelli.

Prosegue il documento del Delfino: "Per fare parte di una maggioranza non occorre appartenere ad un partito quando la scelta è stata fatta si conosceva l'appartenenza politica dell'avv. Sestri. Se Sestri deve essere sfiduciato come dice FI, il partito di maggioranza relativa, aveva fra gli eletti uomini di capacità urbanistiche precedentemente espletate, qual è il prof. Felicetti, attualmente transfuga da FI".

Ma quali giornali legge Zappasodi? Di sicuro non conosce ilQuotidiano.it, altrimenti si sarebbe risparmiato l'ulteriore corbelleria ("Se Sestri deve essere sfiduciato come dice FI"). Il coordinatore azzurro, Paolo Forlì, ha stilato un documento nel quale apprezza il lavoro di Sestri. E Forza Italia attualmente non ha interesse per l'Urbanistica.

La conclusione del fax del Delfino andrebbe affidata a un interprete: "Considerato che la ragione e la critica e della parte dei benpensanti e la non possibile reversibilità dell'attuale Caos Amministrativo, stanno valutando la possibilità di un incontro per costruire un consesso per far sentire con forza il loro pensiero che avete sempre ignorato".

Della serie: chi ci capisce è bravo.