"Lasciare andare via un personaggio competente come Gaucci, sarebbe un suicidio. I tifosi della Samb devono fare del tutto per trattenerlo, perché solo lui può portare in alto la Samb. Il Comune di San Benedetto deve proporgli altri argomenti e poi c'è la vicenda del Catania che lo preoccupa. Nel caso dovesse cedere la società rossoblù, Gaucci sappia essere lungimirante nel metterla in buone mani come ho fatto io quando, insieme ai fratelli Caucci, gliel'ho venduta".

E' il grido d'allarme dell'ex presidente della Samb, Walter Cinciripini, che di Luciano Gaucci è buon amico, e che sembra fotografare una situazione di particolare disagio che si percepirebbe intorno alle vicende del sodalizio rossoblù. Alessandro Gaucci è da quattro giorni che non risponde al telefono e non vuole rilasciare dichiarazioni e trascorrerà questo week end a San Benedetto, insieme al fratello Riccardo, per ragionare a lungo sul futuro della Samb.

Gaucci jr. ha tutte le intenzioni di rimanere a gestire la società rossoblù, tanto che dei piccoli passi li ha compiuti ufficializzando gli arrivi, dal Perugia, del difensore belga Donovan Maury e del centrocampista ivoriano Almamy Doumbia, prospettando una sua idea per chi sarà il nuovo tecnico della Samb (sponsorizzerebbe l'ex trainer de L'Aquila, Augusto Gentilini), e disegnando l'obiettivo da raggiungere, nella prossima stagione, per la formazione rossoblù: campionato di transizione con valorizzazione dei giovani.

Gaucci jr., però, non avrebbe fatto i conti con l'imprevedibilità del caso Catania e con quella del padre. Il Catania è ufficialmente in serie B, ma la partita con la Figc non è finita e questo lo sa Luciano Gaucci, che da uomo navigato come è nel mondo del calcio comincia a sentire puzza di bruciato. D'altronde come spiegare il ricorso all'arbitrato del Coni da parte di Venezia e Napoli, che rimarranno in serie B e che quindi non dovranno effettuare lo spareggio? Che significato ha tenere ancora a galla questa pericolosa coda del caso Catania? Lo spettro della C1 per la società siciliana tornerebbe a farsi vivo, e se avvenisse ciò, è chiaro che di riflesso coinvolgerebbe la situazione della Samb. Altrimenti come spiegare le dichiarazioni di Luciano Gaucci, quando afferma che i movimenti per la Samb avverranno una volta che si sarà conclusa la vicenda del Catania?

Insomma, calcolando che i rapporti con l'Amministrazione comunale sono burrascosi e nell'eventualità che il caso Catania prenda una brutta piega, Luciano Gaucci potrebbe pensare anche di cedere la società, anche se ufficialmente non lo ha mai dichiarato ed anzi ha sempre promesso la serie B ai tifosi rossoblù. Alessandro Gaucci attende, quindi, un chiaro segnale dal padre sul da farsi. Ma si faccia presto, perché i supporters della Samb cominciano a preoccuparsi. Intanto all'orizzonte comparirebbe nuovamente la cordata dell'imprenditore pescarese, Enzo Amadio.