Fogne e depurazione. Si monta la protesta delle organizzazioni di categoria
Ascoli Piceno | Sestili: " Siamo in attesa di un incontro chiarificatore con il Sindaco".
La tassa del Servizio Fogne e Depuratori continua ad essere nel mirino delle organizzazioni di categoria, poiché sta interessando tutti i possessori di partita IVA, indistintamente, assoggettandoli ad una imposta eccessiva di importo fisso minimo, di 360 Euro.
I rappresentanti della Confcommercio, congiuntamente a quelli della Federconsumatori, Adoc, CNA, Confesercenti e Confartigianato si sono già confrontati sulla problematica con il presidente dell'ATO Lando Siliquini, che però, pur con la massima disponibilità, ha confermato che l'ATO avrà competenza sulla gestone del servizio depurazione solo dal 1° Gennaio 2004.
Al momento dunque la "responsabilità" dell'imposizione fiscale è tutta del Comune di Ascoli, al quale Confcommercio e le altre Associazioni della "cordata" hanno da tempo chiesto un incontro chiarificatore che, inspiegabilmente, a tutt'oggi non si è ancora concretizzato.
"Pur prendendo atto ha dichiarato il presidente Confcommercio Lucio Sestili che alcune forze politiche della città si sono già espresse con fermezza contro questa tassa, definendola ingiusta, illegittima e insopportabile, considerazioni che ovviamente condividiamo, si rende a questo punto necessario un confronto con il Comune di Ascoli, che nel Marzo 2002 ha deliberato un regolamento, a nostro avviso distorto, solo per esigenze di copertura dei costi, senza considerare tanti altri aspetti e va pertanto immediatamente rivisto".
"La Confcommercio, congiuntamente a Confesercenti, Confartigianato, CNA, ADOC, e Federconsumatori precisa Sestili chiede in particolare al Comune di Ascoli che sia adottata una immediata sospensiva del pagamento dell'imposta, peraltro già scaduto, in attesa dei necessari corretivi. Molti "titolari di partita IVA", che magari non hanno il pagamento automatico, con addebito sul c/corrente bancario delle utenze e delle imposte, hanno opportunamente sospeso, in attesa di correttivi, il pagamento, con il rischio, se non interviene come dovrebbe il sindaco Celani, di ritrovarsi di fronte anche alla beffa di una soprattassa, per ritardato pagamento".
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11/07/2003
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Betto Liberati