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La situazione economico sociale del Piceno è poco rassicurante

Ascoli Piceno | I dati, emersi da uno studio dell'Unioncamere, evidenziano una fotografia allarmante nel Piceno e nelle Marche.

di Mauro Giorgi

E' allarme rosso per quanto concerne la situazione economico sociale del sud delle Marche. I dati, emersi da uno studio dell'Unioncamere, mettono in luce una cessazione consistente di imprese provinciali nel primo quadrimestre del 2003 (1.198 per esattezza), ed una perdita nell'ambito manifatturiero (circa 50 aziende) mai avvenuta nella storia di tale settore.

La nostra provincia,  che per molti anni è stata leader in regione in fatto di attività industriali, presenta, sino all'aprile scorso, un saldo negativo di 298 aziende in meno sul mercato. Questa tendenza, registrata anche a Pesaro/Urbino con 228, Ancona con 100 ed infine Macerata con 94, è data dal dislivello venutosi a creare tra quelle finora iscritte (900) e quelle cessate. A livello regionale, infatti, lo scenario si presenta con 3.500 imprese nate e 4.200 aziende fallite. Inoltre, sempre nello stesso periodo del 2002, il saldo negativo è passato dalle 461 unità, contro le circa 800 dell'anno in corso.

Le cause esatte di una crisi così profonda non sono conosciute, ma, secondo il nostro parere, il peggioramento delle strutture lavorative è da attribuire ad un clima di recessione dovuto da una situazione internazionale incerta e da una congiuntura regionale difficile. Questo sconvolgimento, purtroppo, si registra anche nei settori agricoli e commerciali, in cui c'è stata una diminuzione sostanziale. Le statistiche, a questo punto, evidenziano una situazione economica regionale dove Ancona, con le sue 45.284 imprese, ha sorpassato Ascoli Piceno che vanta 45.163 aziende registrate.

Ad allietare lo stato attuale di crisi industriale nel Piceno, comunque, ci pensa il settore delle costruzione che, nell'ambito regionale, ha avuto un incremento di oltre 100 aziende. A fronte di una chiusura prematura di circa 340 imprese, infatti, un aumento complessivo, nelle Marche, di oltre 400 attività. A correlare questo risultato positivo, inoltre, la crescita sempre più considerevole delle imprese iscritte alla Camera di Commercio (200 nel Piceno e 1.100 nelle Marche) aventi mestieri innovativi di non facile catalogazione e l'aumento delle forme societare e, in particolare, delle società di capitali che costituiscono il 5% del numero complessivo locale (un boom di 400 unità rispetto all'aprile del 2002).

 Sempre per quanto concerne l'aumento considerevole delle Spa, comunque, c'è da considerare, purtroppo, un sostanziale decremento delle società di persone e ditte individuali di oltre 300 unità in provincia e oltre 1.000 nella nostra regione.

01/07/2003





        
  



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