Tutte le mostre della Compagnia dei Tipi Loschi, dall'Irlanda ai santi di Torino
| Conferenza del dottor Paolo Gulisano e fra Marco Rainini su Frà Girolamo alias Piergiorgio Frassati. L'Attrattiva cristiana nel carisma dell'Ordine di San Domenico. Tutte le mostre della Compagnia
Prosegue con straordinario successo la Festa dei Tipi Loschi del Beato Piergiorgio Frassati dopo la conferenza del frate missionario del Pime, Bernardo Cervellera sui Cristiani come segno di contraddizione in Oriente. Un incontro che ha infiammato i cuori delle oltre 100 persone che hanno partecipato affascinati dalla fioritura del cristianesimo in una terra difficilissima per motivo storici e soprattutto politici. Il dato rilevante sta nel fatto che a fronte di un raddoppio della popolazione i fedeli, perseguitati, incarcerati e vessati su ogni profilo della libera espressione sono raddoppiati.
Domani, mercoledì 2 Luglio alle 21.30 un nuovo entusiasmante appuntamento. Con fra MARCO RAININI -frate predicatore - e del dottor PAOLO GULISANO -scrittore e saggista. Una conferenza dal titolo: "Fra Girolamo alias Pier Giorgio Frassati, terziario domenicano. Il carisma e l'attrattiva dell' ordine di S.Domenico".
Non solo conferenze per la X edizione delle feste in onore del Beato Piergiorgio Frassati, ma anche divertimento, feste e cultura.
Anche quest'anno la "Compagnia dei Tipi Loschi" ha pensato di allestire quattro fantastiche mostre, interessanti, ben sviluppate, trattanti argomenti accuratamente scelti grazie anche alla supervisione degli organizzatori Paolo Gulisano e dell'avvocato Marco Sermarini. Per cominciare immancabile è stata la presenza della mostra dedicata al Beato Piergiorgio Frassati, il leader di "Casa San Francesco e di tutti i ragazzi appartenenti alla "Compagnia dei Tipi Loschi".
"Vivere...e non vivacchiare!" ripeteva spesso il giovane Pier Giorgio, sempre carico d'entusiasmo e voglia di vivere; disponibile verso tutti, con il sorriso stampato nel volto e negli occhi che, radiosi, donavano un amore gratuito a chiunque ne avesse bisogno.
Pier Giorgio è stato un giovane come tanti, che a differenza di molti ha saputo vivere senza mai allontanarsi da Cristo che si è rivelato il suo unico punto di riferimento in onore del quale ha vissuto ed ha compiuto opere benefiche.
Altrettanto bella è "Il sorriso dolce della Speranza", mostra dedicata ai Santi Torinesi quasi tutti coetanei tra loro, tranne Pier Giorgio vissuto nel 1900.
DON GIOVANNI BOSCO, nato a Castelnuovo, fondatore di un oratorio dedicato ai giovani, GIUSEPPE COTTOLENGO, ideatore della "Piccola casa della divina provvidenza; DOMENICO SAVIO, morto a quindici anni, vissuto nell'oratorio di Don Bosco; GIUSEPPE CAFASSO, che si occupò della cura dei carcerati condannati a morte; LEONARDO MURIALDO che, come Don Bosco, prese a cuore l'inserimento dei giovani nel lavoro; MARIA MAZZARELLO, fondatrice dell'ordine femminile dei Salesiani; Beato GIUSEPPE ALLAMANO che diede vita ai "Missionari della Consolata"; FRANCESCA DIBAROLO, nobile Serva di Dio e FRANCESCO FAA' DI BRUNO.
Questi sono i dieci protagonisti della mostra, uomini e donne che hanno offerto la loro vita agli altri, prestando soccorso, aiuto, fondando centri di ritrovo per giovani e persone bisognose.
Il mistero che vela questa mostra di una luce particolare riguarda lo Spirito Santo che, salvatore, agisce nella storia della Chiesa, cambiando il processo degli eventi nel momento più opportuno, durante il quale se ne sente il massimo bisogno.
Infatti, proprio nel periodo risorgimentale, caratterizzato dalla presenza di leggi anticattoliche, lo Spirito Santo, ha posato la sua mano protettrice sulla Chiesa che ha assistito ad una fioritura di santità, durante la quale i volti e le opere delle persone prima citate si sono messe in luce.
Fondamentale tema della terza mostra è l'Irlanda e, più specificatamente, il percorso di conversione del suo popolo che differisce dagli altri dato che non richiese martiri, come avvenne invece successivamente sotto la dominazione inglese.
"Le ballate del 98", "L'isola dei Santi", "Il monachesimo irlandese medioevale", sono alcuni dei nomi dei trentacinque cartelli che compongono la straordinaria carrellata di pannelli.
Ultima in ordine cronologico, ma non di certo per importanza e bellezza, è la mostra realizzata dai ragazzi più piccoli della "Compagnia dei tipi loschi" dedicata a Nennolina, una bambina di sei anni e mezzo, morta il 3 Luglio del 936 a causa di un tumore alle ossa. Attraverso disegni e riflessioni riguardanti la vita di Nennolina, i bambini hanno mostrato l'affetto che provano nei confronti di quella dolce bambina, dallo sguardo candido e dal volto soave.
E' particolarmente bello un disegno che la ritrae durante la sua Prima Comunione nel quale Nennolina ha indosso una veste bianca, limpida, pura come la sua anima innocente.
Un bambino ha scritto :"Mi dispiace che sia morta così presto, ma sono convinto che vicino a Gesù lei sia molto felice!".
Già...!perché Nennolina era molto affezionata a Dio con il quale aveva instaurato una profonda amicizia che esprimeva scrivendo delle lettere e, quando ancora non era in grado di tenere la penna tra le mani, data la sua tenera età, le dettava alla madre che, con cura, scriveva tutto ciò che la figlioletta le diceva.
Nennolina attualmente è "serva di Dio". Il processo di canonizzazione è ancora in corso. Ciò di cui si può esser certi è che quella bambina dallo sguardo amorevole sia stata una vera grazia di Dio!
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30/06/2003
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