Continua il braccio di ferro fra il presidente della Figc, Franco Carraro, e la famiglia Gaucci. Ogni giorno che passa il caso Catania si arricchisce di nuovi fatti clamorosi e la sua fine è ancora molto lontana. La mancata risoluzione della vicenda della società siciliana sta ritardando, di riflesso, la programmazione della Samb per la prossima stagione agonistica.

L'ordinanza del Consiglio di Giustizia Amministrativa di Palermo, che giovedì ha respinto il ricorso della Figc sul caso Catania, è stata esaminata e valutata quest'oggi in una riunione, voluta dal presidente Carraro, a cui hanno partecipato i vicepresidenti Abete e Mazzini, i legali Gallavotti e Medugno ed il segretario Gentile. Quello che è scaturito dal summit non è dato sapere, ma il presidente del Catania, Riccardo Gaucci, esplode nella sua dichiarazione. "Quello che sta avvenendo con il ricorso del Napoli e del Venezia – afferma all'agenzia Ansa – è una vendetta di Carraro che sta tramando contro Catania e contro la mia famiglia. Non può essere un caso che il Napoli chieda un ricorso all'arbitrato del Coni e il Venezia chieda un nuovo intervento della Caf subito dopo il vertice dei dirigenti e dei legali della Federcalcio. Dietro le iniziative delle due società sembrano esserci i consigli di Carraro e soci, altrimenti sarebbe una coincidenza davvero strana".

Il Catania ha quindi chiesto il commissariamento della Figc e Riccardo Gaucci ha annunciato di aver chiesto al Coni di nominare un commissario ad acta. Se ciò avvenisse la società etnea potrebbe inoltrare l'iscrizione al campionato di serie B. E il Coni? Il suo presidente, Gianni Petrucci, ha fatto sapere che la giunta Coni, sul caso Catania, si riunirà nei primi giorni della prossima settimana. "Continuiamo – ha spiegato Petrucci – nella linea di difesa delle regole sportive e, al tempo stesso, dell'autonomia di queste regole, seguendo con scrupolo la procedura che già sono note". Il nuovo ruolo del Coni, dopo l'accordo con la Fgci, e gli intendimenti di Carraro di far passare del tempo, almeno fino al 31 luglio quando verranno stilati i calendari, farebbero pensare ad un Catania che avrà ancora vita difficile per acquisire il diritto di partecipare al campionato di serie B.

Per ora gli etnei rimangono, quindi, in C1 e se per risolvere definitivamente questa vicenda ci vorranno ancora tanti giorni, come la mettiamo con la programmazione della Samb? Poi si creerebbe il problema di due squadre con la stessa proprietà e nello stesso girone, e in tal caso la Fgci manderebbe un commissario straordinario a gestire una delle due società. Converrà a Gaucci tenersi sia il Catania che la Samb?

Allora ecco le voci che vorrebbero una cordata di imprenditori locali, che operano nel settore dell'edilizia, tentare l'assalto alla Samb. Si tratterebbe di alcuni soci della Adriatica costruzioni edili, come Carmelo Silvestri, Raniero Iacoponi, Piergallini e Pierantozzi, mentre il titolare della Seba Eurocornici, Lino Mozzoni, ha smentito qualsiasi suo coinvolgimento in questo gruppo. Da non trascurare, poi, un possibile ritorno di fiamma della cordata capeggiata dall'imprenditore pescarese, Enzo Amadio, che nelle ultime ore è rimasta nell'ombra. Cosa farà effettivamente Gaucci? Il patron romano continua a dichiarare che vuole continuare nella sua avventura nella Samb, ma sarà effettivamente così? La risposta nelle prossime ore.