E' necessario discutere senza dividersi
Ascoli Piceno | Le difficoltà che AN sta attraversando devono essere affrontate in modo costruttivo con atti che possano dare soluzioni ai problemi.
di Mauro Giorgi
A cura del Coordinatore Provinciale "Destra Sociale" Dottor Luigi Cava e dei Responsabili del Piceno e del Fermano della "Destra Sociale"
E' certo che i risultati delle recenti elezioni amministrative comunali tenutesi un mese fa in cinque comuni della provincia di Ascoli Piceno, rappresentano un campanello d'allarme per l'appuntamento con le importanti elezioni provinciali del 2004. Ma le difficoltà che AN sta attraversando devono essere affrontate in modo costruttivo con atti che possano seriamente dare soluzioni e problemi.
Nei prossimi giorni chiederemo al presidente provinciale Guido Castelli di stabilire un incontro nel quale porre all'ordine del giorno quei punti che la Destra Sociale del Piceno ritiene fondamentali per il riequilibrio dell'assetto organizzativo di AN e per una ricomposizione delle divisioni interne che stanno indebolendo complessivamente il partito. La Destra Sociale, che fa capo a Storace ed Alemanno a livello nazionale, e che ho l'onore di rappresentare in qualità di coordinatore provinciale, intende avere un ruolo da protagonista per incoraggiare un processo costruttivo per la soluzione dei problemi che, se non venissero affrontati nei tempi debiti, rischierebbero di ripercuotersi negativamente sull'esito degli appuntamenti elettorali dei prossimi anni.
Non trovo convenienti per Alleanza Nazionale le reciproche accuse che, esponenti importanti del partito, continuano a rivolgersi a mezzo stampa da qualche settimana, ma è pur vero che solo l'impulso delle azioni concrete potrà smorzare quelle inevitabili tensioni interne che scaturiscono dalle sconfitte elettorali.
Del resto lo stesso presidente nazionale AN Gianfranco Fini ha ritenuto di procedere ad una verifica serena per fare il punto della situazione dopo le elezioni di medio termine.
Sono sicuro che AN, che può contare su uomini valenti ed una capillare presenza di circoli su tutti i 73 comuni della provincia, ha la capacità ed il coraggio di rivedere certe scelte che le consentiranno di tornare a vestire onorevolmente il ruolo di primo partito della provincia.
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24/06/2003
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