La ferrovia dei due mari è più che una realtà
Ascoli Piceno | L'Onorevole Franz Turchi ha dichiarato che il progetto è stato inserito all'interno della legge obiettivo TEN.
di Mauro Giorgi
Dopo oltre cento anni, grazie all'impegno sinergico fra la SAGI e la Consultec s.a.s., è stato presentato il primo vero progetto concernente il tratto ferroviario Ascoli Piceno Antrodoco. Per questo collegamento lungo circa 104 km, avente un tratto di gallerie complessive di 50 km, un tragitto di viadotto di 9 km ed infine un pezzo di oltre 46 km rilevato in trincea, è previsto un lavoro di almeno 6 anni ed un finanziamento di oltre 723.000.000 di euro.
In tal senso verranno realizzate 4 stazioni ferroviarie: Acquasanta Terme, Arquata del Tronto, Accumuli ed infine Posta. Nella realizzazione, inoltre, si è tenuto conto del transito relativo al traffico merci con un peso massimo di 22 tonnellate. La cosa più interessante, comunque, riguarda il recupero di spazi di viabilità dovuto ad un attraversamento del tratto di Ascoli Piceno che si svilupperà ben 20 metri sotto terra.
A tal proposito abbiamo deciso di intervistare l'Onorevole Franz Turchi (Deputato di AN al Parlamento Europeo e Vice Presidente della Commissione Bilancio UE).
La realizzazione della ferrovia dei due mari resta un'utopia o cosa?
"La concretizzazione di tale progetto non è più un'utopia - dichiara l'Onorevole Turchi - in quanto è stato inserito all'interno della legge obiettivo TEN (Trans European Network) che prevede una gestione di circa 6 miliardi di euro per il finanziamento di infrastrutture".
Come mai, fino ad oggi, non è stato possibile realizzare questo collegamento?
"Non è stato possibile adoperarsi in tal senso poiché, penso, che negli otto anni in cui ha governato il centro sinistra sia mancata una strategia a livello politico, sotto un certo profilo, e infrastrutturale per quanto riguarda l'Italia in generale".
Secondo lei, Onorevole Turchi, è una necessità questa realizzazione?
"E' una grande occasione per rilanciare lo sviluppo e l'occupazione precisa l'Onorevole Turchi Oltretutto, prosegue, questo piano è utile ad ottimizzare al meglio quelle che sono le possibilità che danno da una parte Rieti e dall'altra Ascoli Piceno con tutto l'interland relativo. Tutto ciò, infatti, permette quella mobilità che è un diritto di ognuno dei circoli cittadini".
Perché, ancora oggi, il territorio Piceno, nonostante sia ricco di risorse enogastronomiche, turistiche, culturali ed industriali, è sottostimato dagli enti e dalle forze politiche?
"Questa poca considerazione c'è stata - afferma soprattutto da parte delle amministrazioni del centro sinistra a livello governativo. Per quanto ci riguarda, prosegue, l'attenzione nei confronti di questo territorio è importante ed è sottolineata dalla presenza mia e di tutti gli incarichi governativi che vengono qui assiduamente. Il fatto stesso di aver inserito questo progetto all'interno delle opere della legge obiettivo TEN è la testimonianza di una grande stima della vostra Provincia".
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24/06/2003
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Betto Liberati