Svelato il mistero della "Sala Centro Docens"
Ascoli Piceno | L'intervista fatta all'assessore Andrea Maria Antonini utile per sciogliere alcuni dubbi legati a questa sala.
di Mauro Giorgi

l'assessore comunale alla cultura e turismo Andrea Maria Antonini
Vi ricordate il mistero della vicenda dellaSala Centro Docens? Rammentate di quella stanza di circa 400 m², rimodernizzata grazie ai fondi europei, con 150 posti a sedere e dotata di video conferenza, che malgrado le notevoli potenzialità informative era poco utilizzata?
Era doveroso per tutti capire perché questa bellissima sala, nonostante i ripetuti annunci di un'apertura definitiva, continuava ad essere principalmente desolata e buia.
La tanto agognata risposta da parte dell'Amministrazione comunale è finalmente arrivata ed ora, grazie all'intervista rilasciata ai nostri taccuini dall'assessore alla cultura e turismo Andrea Maria Antonini, siamo riusciti a sciogliere i dubbi che ci avvolgono da sempre.
Come mai, fino ad oggi, la Sala Centro Docens è stata poco utilizzata?
Questa sala non ha ancora una destinazione perché ci sono diverse richieste avanzate da più parti dichiara l'assessore Antonini Considerando che è stata fatta una domanda contemporanea per il suo utilizzo dall'università, con le facoltà di architettura e scienze, dall'Associazione La Rinascita ed infine dal Comune stesso che essendo proprietario ha tutte le sue ragioni di rivendicare la propria posizione, prosegue, dobbiamo ancora decidere e definire quale sia la sua destinazione.
Vi sono dei progetti mirati per questa sala?
Non possiamo presentare una tabella di marcia definitiva perché ancora non sappiamo se la gestione spetta al nostro assessorato o all'assessorato dei lavori pubblici. In caso di richiesta per ospitare qualche iniziativa, comunque, non abbiamo mai detto di NO. Certo, aggiunge, prima si sa a chi spetterà la gestione definitiva e prima si potranno delineare piani ben precisi.
E' vero che inizialmente questa sala è stata progettata per ospitare l'Università?
Su questa cosa non posso dare una risposta definitiva dichiara l'assessore Antonini - Per quanto mi riguarda, precisa, posso dire che non ho mai ricevuto una richiesta ufficiale da parte del CUP (Consorzio Universitario Piceno) come è avvenuto, ad esempio, per rinnovare la convenzione, del tutto gratuita, sull'utilizzo delle aule del complesso di Sant'Agostino dove vi sono la biblioteca comunale, la galleria d'arte contemporanea ed infine 4 aule.
Perché l'Amministrazione Comunale ha deciso di intitolare questa stanza al compianto Marco Scatasta?
E' stato fatto ciò perché c'è stata una richiesta da parte di alcuni rappresentanti di istituzioni culturali nella quale si richiedeva l'intitolazione a Marco Scatasta. Considerando, infatti, che egli è diventato un personaggio importantissimo per quanto riguarda la storia e la cultura ascolana perché ha composto opere teatrali, ha raccolto moltissimo materiale su Ascoli Piceno e non, disponendo oltretutto di una biblioteca personale di libri e scritti di notevole levatura, ci è sembrato legittimo approvare questo desiderio.
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21/05/2003
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