"Il discorso con Cipollini - ha detto l'assessore regionale al turismo Lidio Rocchi - è ancora complesso, ma speriamo di raggiungere un accordo in breve tempo. Si tratta di un veicolo promozionale unico e per questo motivo si dovranno ben delineare le modalità di sfruttamento dell'immagine del campione del mondo all'estero. Cipollini d'altro canto, in sede di interviste di fine gara, dovrà spendere parole positive per la nostra regione che sta registrando un grande successo in tutto il mondo".

Soddisfatto d'altro canto il vincitore di tappa Oscar Freire, "Anche se Cipollini non alzava le braccia - ha detto il ciclista spagnolo - lo battevo lo stesso. Oggi ero più veloce di lui. Nella volata ho atteso un po' prima di uscire allo scoperto, anche perché davanti avevo Zabel. Quando il tedesco è partito gli sono andato dietro e sono uscito fuori nel finale, piazzando lo spunto vincente. Fisicamente sono in forma, ma in questa Tirreno-Adriatico non ho avuto fortuna. La squadra si è messa a mia disposizione, portandomi  nelle prime posizioni e poi ho solo svolto al meglio il mio lavoro".

E' felice Pippo Pozzato, vincitore della trentossima edizione della
Tirreno-Adriatico. Ventuno anni, il ciclista vicentino si candida per un posto al sole anche nella prossima Milano-Sanremo, "E pensare - ha detto Pozzato - che all'inizio della "Corsa dei due mari" non voleno neppure pensare alla classifica generale, ma solo a qualche vittoria di tappa. Mi sono buttato a fare i traguardi volanti, perché valeva la pena rischiare qualcosa per la vittoria finale. All'ultimo chilometro c'è stata una caduta, Sono riuscito ad evitarla, ma mi ero staccato dal gruppo di una ventina di metri. Ho avuto un po' di paura, ma con Peron sono riuscito a rientrare".