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I sindaci di San Benedetto ed Ascoli puntano all'Azienda Sanitaria del Piceno.

| SAN BENEDETTO - Domenico Martinelli e Piero Celani lo ribadiranno alla Commissione regionale sanità, nel faccia a faccia ad Ancona.

C'era scritto nel volantino della CISL che preannunciava l'attivo della Provincia Picena, nell'Auditorium del Comune di San Benedetto, con all'ordine del giorno il tema ‘Perché la salute non diventi un privilegio di pochi': "Hanno assicurato la presenza ai lavori, il sindaco di San Benedetto, Martinelli, il sindaco di Ascoli, Celani, il sindaco di Fermo, Di Ruscio e il presidente della Provincia Picena, Colonnella". All'appello però mancavano il sindaco Di Ruscio e il presidente Colonnella. Il primo, assente giustificato, il secondo no.

 Il segretario generale della CISL Marche, Giovanni Serpilli, ha bacchettato il vertice dell'Amministrazione Provinciale,"assente perché la CISL è contraria alla Azienda Unica ad Ancona, quindi contraria alla volontà della Giunta Regionale, di centro – sinistra". Ampio spazio, invece, al consigliere regionale di AN, Guido Castelli e ai primi cittadini di San Benedetto ed Ascoli, concordi con le tesi della CISL, con l'emarginazione del sud delle Marche, "per l'applicazione della tradizionale filosofia dei figli e dei figliastri"e con l'impegno congiunto di puntare sull'Ospedale unico a Pagliare.

Beninteso, "non il mega poliambulatorio che diventerebbe il doppione degli Ospedali di Ascoli e di San Benedetto – ha detto il sindaco Celani, anticipando che, questa mattina, nel serrato confronto con i membri della Commissione Sanità della Regione Marche, ad Ancona, giocheremo una partita troppo importante per il territorio – ma un'Azienda Ospedaliera come quella di Ancona". Cioè, con tanto di eccellenze. Per capirci meglio, con le specializzazioni di alto livello.

"Nel Piano Sanitario Regionale c'è una logica di centralismo esasperata – ha sottolineato il sindaco Martinelli – un centro di potere istituito ad Ancona che si allontana sempre più dalla gente. Per contrastare questo potere è assurdo continuare con gli sterili campanilismi. Quindi – la conclusione del primo cittadino di San Benedetto – con Ascoli dobbiamo battagliare per ottenere l'Azienda Ospedaliera del Piceno, con le specializzazioni come ha Ancona, perché i cittadini se ne infischiano del taglio o meno delle ASL, ma vogliono i servizi sanitari di qualità".

06/02/2003





        
  



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