La storia dei Dinosauri in Italia è appena cominciata!
| ASCOLI PICENO - Grande interesse per la lezione che si è tenuta all'università di Ascoli.
di Donatella Felici
Grande interesse ha suscitato tra i presenti (studenti e non) il ciclo di lezioni tenute il 21 febbraio per l'intera giornata, presso il polo Didattico di Scienze e Tecnologie di Ascoli Piceno dal Dott. Cristiano Dal Sasso, Paleontologo del Museo di Storia Naturale di Milano. Il corso, organizzato dalla Prof.ssa Anna Mancinelli, docente di Laboratorio dei Beni Paleontologici e Paleontologia, ha completato la formazione degli studenti della Classe 41 illustrando, fra l'altro, le tecniche utilizzate sia sul terreno, sia in laboratorio, per il
recupero e il restauro dei reperti fossili di Dinosauri mesozoici.
Dopo un'introduzione dedicata alla storia dei ritrovamenti di fossili di Dinosauri in Italia, sia impronte, sia scheletri, il Relatore ha messo in evidenza la grande importanza di tali ritrovamenti soprattutto per le "informazioni" che da essi si possono trarre riguardo alla
paleogeografia italiana a partire da più di 230 e fino a 65 milioni di anni fa.
Il ritrovamento di fossili di animali terrestri in diverse aree dell'Italia peninsulare, infatti, consente di affermare con certezza che, all'epoca, erano sicuramente presenti delle aree emerse, più o meno estese, che consentivano la vita a questi animali, talvolta anche di enormi dimensioni.
Argomenti sicuramente affascinanti trattati con grande competenza e rigore scientifico propri di Cristiano Dal Sasso, uno tra i massimi esperti di Dinosauri in Italia, che vede il suo nome legato, tra l'altro, alla scoperta di Scipionyx samniticus (più noto come "Ciro") nei calcari del Cretacico di Pietraroia (110 milioni di anni fa) che ha attirato l'attenzione di tutto il mondo scientifico per essere uno dei più piccoli dinosauri conosciuti: si tratta infatti di un cucciolo,
forse da poco uscito dall'uovo!
L'eccezionalità di questo ritrovamento consiste anche nel fatto che, per cause di "fossilizzazione eccezionale" si sono conservate, oltre allo scheletro, anche parti anatomiche che normalmente vanno incontro a putrefazione e non lasciano traccia nel fossile, come alcuni organi interni.
A questa scoperta ne sono susseguite altre; negli anni '90 nel Carso Triestino un grosso esemplare datato circa 85 milioni di anni fa, nei pressi di Rovereto alcune ossa di un dinosauro carnivoro di circa otto metri datato 200 milioni di anni fa.... ed altri ancora, tanto che il Relatore conclude che "è ora di cominciare a pensare concretamente alla possibilità di trovare un dinosauro nel giardino di casa!
Occorre saper cogliere e leggere senza troppa fantasia anche i segnali più deboli perché una cosa è certa: siamo solo agli inizi. La storia dei Dinosauri italiani è appena cominciata!"
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24/02/2003
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