"Le anticipazioni sulla doppia riunione nella sede di via Crispi sono frutto di supposizioni, poiché per evitare dichiarazioni personali ci siamo imposti di non dire niente agli organi di informazione e di attendere il risultato dei congressi dell'UDC e di Forza Italia".
Così affermano gli esponenti di Forza Italia, in attesa di quanto scaturirà dal primo congresso dell'Unione Democratici Cristiani, in programma domani pomeriggio, alle ore 15,30, nella Sala Azzurra del Calabresi. Se il gruppo consiliare dell'UDC dovesse sposare le tesi dei ‘colleghi' di AN, delle soluzioni ventilate per driblare l'enessima ‘crisetta', solo una andrebbe in porto. Cioè, il cambio al vertice del Settore Lavori Pubblici: fuori l'attuale dirigente, l'ing. Cesare Buonfigli e dentro l'ing. Massi, targato AN.
Sarebbero invece stoppate le ulteriori ipotesi: l'addio all'assessore all'Urbanistica, Leo Sestri e in sua vece un professionista esterno, molto vicino a Forza Italia (dai si dice sembra candidato l'arch. Gianfilippo Frati) e l'ampliamento della Giunta, da 8 a 10 assessori, con l'ingresso del capogruppo di AN, Emidio Galié e di un esponente dell'UDC. Però, sembra che i consiglieri comunali dell'UDC e di AN non hanno appunti da fare all'assessore Sestri. Inoltre, alla luce delle esigue finanze, sono contrari all'ampliamento della Giunta, che comporterebbe costi aggiuntivi ingiustificati.
Ora, se il sindaco Martinelli nell'incontro – confronto con il gruppo consiliare di Forza Italia, preannunciato per i primi giorni della prossima settimana, dovesse sposare le posizioni dell'UDC e di AN, cosa potrebbe accadere? L'arma di ricatto potrebbe essere il blocco del bilancio di previsione. Con un grande rischio però: se non dovesse essere approvato decadrebbe lo strumento politico – amministrativo per eccellenza, il Consiglio comunale sarebbe delegittimato. Dal sindaco Martinelli ai consiglieri comunali, assessori compresi, tutti a casa.