Ultim'ora: ancora cautela sull'italiano rapito ed ucciso in Iraq.
| IRAQ - Si tratta di Salvatore Santoro, 52enne, rapito ed ucciso nel trangolo Sunnita di Ramadi. Ancora molti nodi da sciogliere. Gianfranco Fini dalla Farnesina mostra molta cautela.
di Alberto Premici
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La notizia battuta nella serata di ieri alle 21,30 sul rapimento ed uccisione di un nostro connazionale resta ancora avvolta da alcuni misteri sia sulla dinamica dell'episodio che sull'effettiva corrispondenza tra il corpo mostrato e Salvatore Santoro, di 52 anni, vittima di un gruppo teroristico, che lo avrebbe sequestrato ed immediatamente ucciso.
Proprio la Farnesina in un comunicato afferma che "Al momento non c'e' nulla di accertato e va tutto ancora verificato con la massima cautela. Parrebbe che un gruppo terroristico abbia prelevato a Ramadi un fotografo locale cui sarebbe stato mostrato il corpo e il passaporto di un uomo. Si tratterebbe di Salvatore Santoro, nato a Napoli il 10 gennaio 1952, cittadino italiano residente da anni in Gran Bretagna. Il fotografo avrebbe informato il corrispondente dell' AP che a sua volta si sarebbe messo in contatto, per via diplomatica, con la nostra Ambasciata a Baghdad. La presunta presenza in Iraq del signor Santoro - aggiunge la Farnesina - non e' stata mai comunicata in alcun modo alla nostra Ambasciata ne' al Ministero degli Esteri. La Farnesina si e' immediatamente attivata per contattare i familiari".
Per il Ministro degli Esteri Gianfranco Fini, si tratterebbe di una vicenda dai lati oscuti: "E' una vicenda che ha ancora molti aspetti oscuri - afferma Fini - per cui e' obbligatorio usare il condizionale".
Fini, in diversi collegamenti con la trasmissione di RAI1, "Porta a Porta", in seconda serata, ha dato in tempo reale ogni dettaglio sulla vicenda precisando che l'unica fonte di notizie e' un fotografo irakeno a cui e' stato mostrato il corpo di un uomo con un passaporto intestato a Salvatore Santoro. La cosa singolare poi è che al fotografo il corpo sarebbe stato mostrato bendato. Sempre secondo Fini, non vi sarebbero rivendicazioni attendibili.
Salvatore Santoro, viveva da molti anni in Inghilterra ed aveva qualche precedente penale. L'ultimo contatto certo è quello con l'Ambasciata Italiana di Amman il 6 dicembre. Alcune fonti hanno dichiarato che l'italiano era in Iraq come rappresentate dell'Organizzazione non governativa britannica Charity for England and Wales, che ha però smentito la collaborazione.
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16/12/2004
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