"Non perdiamoli di vista" - studio e prevenzione del CHERATOCONO
San Benedetto del Tronto | Il progetto "Non Prediamoli di Vista" nasce da una idea del Dr. Luca Cesari, socio del Rotary Club, che avendo notato un certo scostamento dai dati nazionali dei casi di cheratocono sul territorio della nostra Provincia, propose al Consiglio Direttivo.
Visto il bisogno di dare al piano di service una maggiore valenza scientifica, si è reso indispensabile non solo allargarlo a tutto il territorio provinciale ma anche prevederne una durata triennale. Ciò è stato possibile solo grazie alla piena comprensione e condivisione degli altri Rotary Clubs della Provincia che aderendo all'ideale rotariano di servizio alla Comunità non hanno esitato a mettere in campo le loro professionalità.
Grazie all'approvazione e alla piena collaborazione dell'Asur Marche Area Vasta 5 e del U.S.R.M. Ufficio Studi del IV° Ambito Territoriale di Ascoli Piceno e Fermo, nella persona della Dr.ssa Simona Flammini, il progetto fu realizzato nei mesi di aprile e maggio 2017. L'attività di screening interessò il 63 % degli Istituti Comprensivi della Provincia (14 su un totale di 22) e il 69% della popolazione scolastica che frequenta la classe 3 Media (1246 su un totale di 1800 ca.).
Il Dr. Luca Cesari, Direttore dell' U.O.C. Oculistica AV5, al termine dell'indagine ha eseguito N. 1054 referti. Il progetto è stato ripetuto con inizio marzo 2018. Grazie all'esperienza acquisita nell'anno precedente, alla maggiore collaborazione dell'Asur Marche Area Vasta 5, del U.S.R.M, Ufficio Studi del IV° Ambito Territoriale di Ascoli Piceno e Fermo, dei soci dei tre Club Rotary di Ascoli Piceno, San Benedetto del Tronto e San Benedetto del Tronto Nord (A.R 2017/2018 Presidenti: Vincent Mazzoni, Girolamo Claudio Trofino e Mario Di Buò) e grazie alla professionalità dell'ortottista d.ssa Laura Lucidi sono stati coinvolti tutti gli Istituti Comprensivi della provincia, ad eccezione di due istituti, per cui sul totale di n. 1.868 studenti di terza media della provincia sono stati interessati al progetto n. 1.658 (88,75%).
E' stato un peccato che i due Istituti non abbiano aderito perché l'organizzazione sarebbe stata in grado di raggiungere il 100% degli studenti! Il Dr. Luca Cesari al termine dell'indagine ha eseguito N° 1.422 referti (l'85,8% degli studenti interessati ed il 35% in più rispetto al 2017).
CHE COS'E'?
Il Cheratocono è una malattia degenerativa non infiammatoria della cornea caratterizzata da progressivo assottigliamento dello stroma centrale e paracentrale e da uno sfiancamento conico (o ectasia) del profilo corneale che inducono l'insorgenza di un astigmatismo miopico irregolare.
Il temine cheratocono deriva da due parole greche: Keratos=cornea e dalla parola Konos= cono. In pratica significa cornea conica, ed è una condizione nella quale la cornea viene a perdere la sua forma sferica normale, deformandosi in modo irregolare a forma di cono. Questo fatto compromette la nitidezza della visione anche quando sono utilizzati gli occhiali. E' una condizione progressiva che può evolvere velocemente o svilupparsi lentamente negli anni. Spesso colpisce entrambi gli occhi (90-95% dei casi) ma si manifesta in tempi diversi tanto che inizialmente soltanto un occhio può sembrare interessato dalla malattia. E' una patologia rara con una incidenza di 1 caso su 10000 abitanti circa. Non sembra esistere una prevalenza a carico di uno dei due sessi.
QUALI SONO LE CAUSE?
La causa a tutt'oggi rimane poco chiara ma il fatto che sia spesso presente in più membri della stessa famiglia ci lascia pensare ad un forte ruolo degli aspetti genetici anche se non sono stati identificati i geni responsabili. Tra le cause si ipotizza possa giocare un ruolo anche l'azione meccanica dello strizzare o strofinare gli occhi, come in caso di forme allergiche che determinano prurito.
E' molto raro nell'infanzia, si manifesta in genere in pubertà tra i 12 e 15 anni di età. La forma è spesso evolutiva fino ai 25-30 anni e tende a stabilizzarsi dopo i 35-40 anni. La progressione è imprevedibile.
QUALI I SINTOMI?
I principali sintomi che il paziente riferisce in una fase iniziale possono essere simili a quelli di una semplice miopia: compare una sfocatura della visione specialmente guardando lontano. Successivamente la qualità dell'immagine peggiora e compare la percezione di una "sbavatura" delle immagini o di una distorsione delle stesse, soprattutto la notte.
Alcune volte è presente fotofobia (intolleranza alla luce).
COME SI EFFETTUA LA DIAGNOSI?
Lo strumento per la diagnosi più diffuso, utilizzato dall'oculista, è il topografo corneale che è capace di analizzare la forma della cornea. La diagnosi non è invasiva.
COME SI CURA?
Esistono diversi stadi del cheratocono.
Il trattamento varia a seconda dello stadio della malattia. Nello stadio iniziale gli occhiali possono correggere il difetto, ma quando l'astigmatismo irregolare non è più correggibile in modo adeguato con l'occhiale, è necessario passare all'applicazione della lente a contatto. Di solito viene consigliata la lente a contatto semirigida o rigida perché consente la migliore correzione ottica.
Quando la lente a contatto non è più in grado di correggere in modo adeguato, o in caso di scarsa tolleranza o di variazioni dello stadio evolutivo dell'ectasia è necessario ricorrere alla soluzione para-chirurgica e negli stadi più avanzati è necessario il trapianto di cornea.
Indispensabile quindi è la DIAGNOSI PRECOCE che permette di trattare con terapie para-chirurgiche il cheratocono in fase evolutiva evitando la sua progressione in stadi avanzati.
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20/11/2018
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