Una mostra ispirata ai Fioretti di San Francesco
Ancona | Le opere di Giorgio Mercuri espsote agli ex Magazzini del sale per ricordare san Francesco che partì da Ancona nel 1219
di Andrea Carnevali
Non è sono una mostra “Il pane nostro” di Giorgio Mercuri, ispirata ai Fioretti di san Francesco. Ma vuole ricordare anche il viaggio del santo assisiate dal porto di Ancona nel 1219 per l’Oriente. L’allestimento richiama alla memoria un episodio descritto cap. XXXIII in cui si parla del “…il pane posto a mensa” , cioè la richiesta che il papa fa a santa Chiara. La mostra, curata da Andrea Carnevali, allestita presso gli ex Magazzini del sale (iat-Ancona), rimarrà aperta fino al 6 gennaio.
L’artista senigalliese ha voluto rappresentare il mondo agricolo marchigiano nelle diverse stagioni dell’anno. Infatti, Mercuri disegna oggetti che raccontano la storia agricola e sociale della sua terra d’origine. Grazie alla sua maestria, messa a punto negli anni, Mercuri riesce a descrivere la campagna marchigiana nei diversi periodi dell’anno. Il pittore affronta, inoltre, il tema del gioco e dell’intrattenimento per i bambini. L’argomento è sviluppato, attraverso l’immagine della giostra girevole attrezzata per lo svago. Le scene, che hanno come soggetto il territorio marchigiano, sono emblematiche: chiunque potrebbe salire sul seggiolino e incominciare a girare. La composizione trova una giustificazione nelle esperienze dell’infanzia e nei ricordi di questo tipo di divertimento che era possibile vedere nelle piazze dei paesi nelle giornate di festa.
La mostra, dove sono esposte più di trenta opere, è un’occasione per confrontarsi con un’importante esperienza poetica, che è ritornata in auge, nella seconda metà degli anni Ottanta e dei primi anni Novanta, Optical art e Colour field painting fonte tuttora di ispirazione per altri creativi che ritengono ancora vivo l’interesse per questa corrente espressiva.
Le note critiche di Andrea Carnevali, curatore della mostra e Agostino Colli dell’Archivio Provinciale dei Cappuccini Lombardi illustrano il percorso espositivo e lo stile dell’artista che nel tempo è diventato sempre più evocativo e libero da vere e proprie regole accademiche. L’evento, promosso dalla Fondazione A.R.C.A., è stato sostenuto da Federalberghi Marche, Rotary di Ancona e dall’Azienda Vinicola Angeli di Varano, mentre ha ottenuto il riconoscimento culturale dall’Assemblea Legislativa del Consiglio della Regione Marche, dal Comune di Ancona, dal Comune di Senigallia, dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale. All’organizzazione della mostra hanno collaborato Francesca Pongetti, Alessandro Posanzini e Massimo Berti.
Info: orari – lun. ven. 9,00 – 13,30 | mar. e giov. 15,00 – 18,00.
Ancona tel. 071.2076431 – cell. 335.1475454 - Fondazione A.R.C.A. tel. 071.0975279.
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03/12/2017
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Betto Liberati